VERSO IL VOTO

Per gli Stati Uniti d'Europa, nasce la lista Renzi-Bonino

L'intesa è ormai a un passo. Nel calderone anche LibDem, Socialisti e Volt. Obiettivo: superare il quorum e spedire a Bruxelles una pattuglia di esponenti liberali ed europeisti. E adesso Calenda che fa? L'ex premier lo canzona: "A lui i veti a me i voti"

Mentre sui muri delle principali città italiane già campeggiano i manifesti con la foto di Emma Bonino e sullo sfondo quella suggestione diventata programma politico (“Per gli Stati Uniti d’Europa”), la lista – a lungo prospettata – finalmente prende forma. L’accordo tra l’esponente radicale e Matteo Renzi sarebbe di fatto chiuso, mancano solo i dettagli. Una lista di scopo per superare agevolmente il quorum e spedire a Bruxelles una pattuglia di esponenti liberali e fortemente europeisti. Dell’impresa dovrebbero far parte anche i LibDem di Andrea Marcucci, ex capogruppo al Senato del Partito democratico nella passata legislatura, i Socialisti e Volt. Resta fuori, almeno per il momento, Azione di Carlo Calenda. È stato lui a mettere sin dall’inizio il veto su Renzi e ora rischia di rimanere isolato dopo essersi autoescluso da una lista di scopo che raccoglie tutte le sigle della galassia centrista.  

All’interno di Più Europa restano posizioni differenti, con il presidente Federico Pizzarotti che ha caldeggiato sin dall’inizio un accordo con Azione che tagliasse fuori Italia Viva. L’ex sindaco di Parma, tuttavia, si è trovato sin dall’inizio in minoranza nel suo nuovo partito e ora deve decidere se fare buon viso a cattivo gioco o, come ipotizza qualcuno, fare le valigie e andare a bussare alla porta di Calenda. Le questioni personali – lo scazzo con Renzi legato alla mancata candidatura blindata alle scorse politiche – si mescolano col pragmatismo di chi vuole un posto in lista per approdare a Bruxelles e non è detto che, con le dovute garanzie, l’ex enfant prodige del Movimento 5 stelle non accetti l’intesa che sta prendendo forma.

Fino all’ultimo Bonino è rimasta incerta tra un accordo tecnico con il Pd, disposto a candidare esponenti di Più Europa nelle sue liste, a partire dalla stessa Bonino, e la più ambiziosa lista per gli Stati Uniti d’Europa. Pare abbia deciso per la seconda. “Stiamo lavorando per portare a Bruxelles diversi parlamentari europei che non siano sovranisti o populisti” conferma Renzi sui social. Poi la frecciatina all’ex sodale dell’ex Terzo polo: “C’è chi pensa ai veti, io penso ai voti. Sono convinto che faremo un grande risultato”. Ora il cerino è in mano a Calenda.

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