VERSO IL VOTO

Udc alleata con Lega e Forza Italia, due piccioni con (una) Fava

Accordo romano tra Cesa e Tajani per il Piemonte. Lo scudocrociato andrà con Salvini alle europee, mentre ha scelto gli orfani di Berlusconi alle regionali. In dote arriva Leone, ex leghista da 3mila preferenze, che duellerà con un altro ex del Canavese

Se lungo la strada per Bruxelles Lorenzo Cesa è salito sul Carroccio di Matteo Salvini, alle regionali in Piemonte l’Udc sarà imparentato con Forza Italia. Il rapporto tra le due forze centriste si è rotto a livello nazionale (“Volevano annetterci, ma noi abbiamo la nostra identità” ha detto Cesa), ma a quanto pare resiste sul territorio dove lo scudo crociato comparirà nel simbolo della formazione un tempo berlusconiania. Di quella che fu la Balena Bianca non sono rimaste neanche le pinne, eppure il partito centrista resiste al tavolo nazionale del centrodestra anche dopo la rottura con Noi Moderati di Maurizio Lupi, forte di una sacca di consenso che ancora mantiene nel Sud Italia grazie a qualche caporione locale.

A saldare l’asse tra Cesa e Salvini anche il prestito di un deputato a Montecitorio che consentirebbe all’Udc di formare una propria rappresentanza all’interno del gruppo Misto, in cambio l’intesa sulle europee con candidature di testimonianza, soprattutto al Sud, in grado di garantire qualche zero virgola a Salvini, sempre più in cerca di aiuti esterni per spezzare l’assedio in casa.

In Piemonte, invece, l’intesa con Forza Italia è stata sottoscritta direttamente da Antonio Tajani anche se in loco già hanno iniziato a muoversi con passo felpato il vecchio Vito Bonsignore, ex luogotenete andreottiano durante la prima repubblica, che pur raccontando di essere ormai lontano dalle vicende della politica locale, ha già alzato la cornetta per contattare alcuni candidati. Mosse che compie in prima persona oppure per il tramite del fedelissimo Paolo Greco Lucchina, che tuttavia in questi giorni è in vacanza e ha fatto sapere che tornerà operativo da lunedì. L'accordo porterà in dote a Forza Italia almeno un candidato di peso, l’ex leghista Claudio Leone, consigliere regionale uscente, forte di oltre 2.700 preferenze prese nel 2019. Sarà interessante il derby tra canavesani che mal si sopportano contro Mauro Fava, che qualche anno fa se ne andò dalla Lega, approdando in Forza Italia, proprio per non dover più avere a che fare con Leone.

E così prende forma una lista che potrebbe diventare ben più competitiva del previsto con almeno cinque candidati in grado di superare le mille preferenze: oltre a Fava e Leone, ci sono l’assessore uscente Andrea Tronzano, il capogruppo Paolo Ruzzola e l’ex deputato Carlo Giacometto. Più eventuali sorprese. 

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