VERSO IL VOTO

Pentenero al via senza big

Marcano visita i leader nazionali del centrosinistra alla convention della candidata in Piemonte del centrosinistra. Schlein si collega dal treno, Bonaccini dall'auto. Missing anche i parlamentari del territorio, Gribaudo (Pd) e Grimaldi (Avs)

Partono per due volte le note di “Gianna”, mentre i trecento dell’Environment Park quasi non si accorgono dell’ingresso in sala della loro Leonida, in versione femminile. Poi è uno scrosciare d’applausi quando Gianna Pentenero guadagna il palco per l’apertura della campagna elettorale. Ci sono i leader locali dei partiti che la sostengono, qualche sindaco e soprattutto tanti candidati. “Il nostro esercito contro Alberto Cirio” si esalta la candidata del centrosinistra alla fine di una lunghissima mattinata, quando l’invita tutti sul palco per la foto di rito. Un’immagine di compattezza che però sfuma di fronte a divisioni sempre più evidenti, soprattutto nel Pd dove s’attende solo il 10 giugno per aprire la resa dei conti.

In mezzo gli interventi di Elly Schlein e Stefano Bonaccini, la segretaria dem da un Frecciarossa, col segnale che andava e veniva, il governatore dall’auto, che fa accostare per poter parlare alla platea. Nessuno dei big si è scomodato per raggiungere Torino, solo Italia viva si presenta con la coordinatrice nazionale Raffaella Paita (candidata alle europee nel Nord-Ovest). Non sono passate inosservate le assenze della vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo e del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi. “Nessuno vuole metterci la faccia” scuote la testa un vecchio maggiorente avvertendo la più che probabile sconfitta. Nel giorno della mobilitazione dei sindaci, marcano visita i primi cittadini di due capoluoghi di provincia, Giorgio Abonante di Alessandria e Silvia Marchionini di Verbania, data ormai in rotta col Pd e impegnata al fianco del suo assessore Patrich Rabaini schierato contro l’alfiere del centrosinistra Riccardo Brezza.

“Un abbraccio e un in bocca al lupo, cara Gianna, con un ringraziamento per esserti messa a disposizione di questa comunità, di questa collettività che vuole cambiare il Piemonte” è l’esordio di Schlein. “Non c'è nulla da dare per scontato – ha detto Schlein –. Abbiamo pochi giorni, ma sono giorni da passare in mezzo alla gente per ridare una speranza. Una speranza per un futuro migliore, che significa affrontare il disastro che in questi cinque anni Cirio ha causato nel campo della sanità pubblica, senza provvedere agli investimenti necessari in edilizia scolastica e con le assunzioni bloccate”.

In alcuni momenti pare una seduta di autocoscienza: il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ricorda i sondaggi che lo davano indietro alle amministrative del 2021, lo stesso fa Bonaccini, addirittura “di dieci punti”. Insomma, in 34 giorni, quelli che mancano al voto dell’8 e 9 giugno, “la partita si può ribaltare”. Più che l’impresa, la sala dei trecento pare invocare il miracolo visto che a oggi la distanza fotografata dalle rilevazioni è di oltre venti punti tra Cirio e Pentenero.

“Riportare la gente a votare” è il mantra che ripete Pentenero prima di affidarsi a un po’ di sano amarcord: cita Sante Bajardi, il padre del sistema sanitario pubblico piemontese, da dove prende spunto per sottolineare l’arretramento del Piemonte nella classifica sui livelli essenziali di assistenza, “dal primo posto, dove l’avevamo lasciato nel 2019 al settimo, in cui è adesso”. Poi “i miei due maestri, Sergio e Mercedes” con riferimento a Chiamparino e Bresso gli ultimi due governatori di centrosinistra, che lei affiancò nel ruolo di assessore. Attacca Cirio sui fondi: “La Regione non è un ente che dà risorse a pioggia. La Regione ha una competenza fondamentale: quella della programmazione. E questa amministrazione se l’è dimenticato. I Comuni ci chiedono delle risposte di sistema, non i contributini”. A Daniele Viotti spetta il compito di illustrare il programma, sul palco assieme ai referenti della coalizione: confermata la promessa di trasporti gratuiti per gli under 25, ma per ora Pentenero non dice dove prenderà i soldi (“Studieremo e troveremo nel nostro bilancio la soluzione”).

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