Pesto genovese per Cirio

Dicono che... tra gli effetti collaterali immediatamente prodotti dall’inchiesta che sta scuotendo la Liguria e che ha portato agli arresti domiciliari il governatore Giovanni Toti vi sia una crescita vertiginosa della soglia di attenzione da parte della politica rispetto a finanziamenti, seppur ovviamente leciti e regolari, così come agli incontri con persone più o meno conosciute, come accade da sempre in ogni campagna elettorale. Quasi una sindrome, quella generata sul fronte del porto e rapidamente diffusasi in ogni dove, proprio alla luce dell’inchiesta che pone pesanti interrogativi anche rispetto a contributi elargiti secondo la legge. E chissà che tra questi effetti non ci sia anche l’improvviso annullamento di una cena a a sostegno del ricandidato governatore del Piemonte Alberto Cirio che si sarebbe dovuta tenere giovedì prossimo a Torino con la partecipazione di un centinaio tra imprenditori e professionisti. Un evento concellato che potrebbe essere solo il primo da qui al 9 giugno dove tutti i partiti e i loro candidati, nessuno escluso, sono colti dalla sindrome genovese e dai dubbi e timori che genera.

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