Fratelli d'Italia bocciati in storia

SQUADRISTA s. m. e agg. [der. di squadra (d’azione)] (pl. m. -i). – Chi faceva parte delle squadre d’azione fasciste. L'Associazione Culturale Istituto Stato e Partecipazione (ben connessa con Fratelli d'Italia) attraverso Emanuele Locci, il Coordinatore del corso di Formazione politica, risponde così. "In ogni caso, per scongiurare ideologiche azioni squadriste della sinistra contro l’incolpevole sede di UniAstiss, per senso di responsabilità e per la serenità del corso abbiamo scelto di cambiare la sede istituzionale del suo svolgimento."

E qui delle parole si fa un rimescolamento degno di un debito in storia. Insomma il corso tenuto da 6 politici di Fratelli d'Italia (Plurale) cerca un'altra sede. C'è da rallegrarsi che l'Università non sia oggetto di occupazione partitica (qualunque partito sia). Locci però si avventura in una descrizione del corso come fuori da schemi politici. Rivediamola la prima puntata del corso: sei relatori di un partito, indirizzato a fare proseliti tra giovani e che ambiva a usare una sede universitaria. Nel mio buonismo ho pensato, ma magri sto Locci è uno storico, un pedagogista, un educatore.... Mi son chiesto, ma dove ho già sentito questo nome?

Una pubblicazione sulla partecipazione politica, un libro di storia sulla politica in Italia, un saggio sull'educazione alla cittadinanza globale? No, l’ho sentito .... mmm fammici pensare..... È un consigliere come me, un collega di Alessandria, ma, mi son chiesto, a che partito è iscritto? Ho cercato e… Che strano! Ho trovato: capogruppo di Fratelli d'Italia nel consiglio Comunale di Alessandria. Precedentemente Pdl e ancor prima Alleanza Nazionale. Ho pensato, ma guarda, hanno ragione: perfino il coordinatore del corso non è legato a partiti, è un fine educatore, pedagogista. Oppure è l'Emanuele Locci Fratello di Italia?

Poi ho riavvolto la memoria e ho ricordato di aver letto anni fa un articolo di Michele Serra dal titolo: “Le strade che portano al Duce”. In tale Amaca Serra parlava della proposta di intitolare ad Almirante una via ad Alessandria: "Il Comune di Alessandria, giunta di centrodestra (compresi i "liberali" di Forza Italia), ha deciso di dedicargli una strada. Il promotore dell'idea, il consigliere Locci, spiega che "con questa intitolazione si riconosce il diritto alla memoria di una comunità politica che dal 1948 è stata il riferimento di milioni e milioni di italiani". Insomma il coordinatore del corso è stato promotore di tale iniziativa? È lui l'Emanuele Locci che ci chiama squadristi? Giorgio Almirante che aderì alla Repubblica Sociale Italiana, militante del fascismo, che scrisse: Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia sia viva la coscienza della razza. Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei. Non c'è che un attestato col quale si possa imporre l'altolà al meticciato e all'ebraismo: l'attestato del sangue".

 Come ci ricordava Serra: "Quando scrisse queste parole sulla Difesa della razza, nel 1942, Giorgio Almirante aveva quasi trent'anni. Non era un ragazzino inconsapevole travolto dal fanatismo, ma un funzionario del fascismo. Insomma, il coordinatore del corso di formazione ci pare, più che un pedagogo, più che interessato a uno sviluppo dell'impegno civico, un militante di partito. Sempre se l'Emanuele Locci pedagogista-coordinatore del corso e l'Emanuele Locci politico son la stessa persona.

Strano per lui (se è lui) che ha una sua memoria storica di personaggi del fascismo, confondere il termine squadrismo (ricordiamolo di nuovo, dalla Treccani : SQUADRISTA s. m. e agg. [der. di squadra (d’azione)] (pl. m. -i). – Chi faceva parte delle squadre d’azione fasciste)

 Il dubbio che mi viene è: si tratta di un complimento? Come diceva Moretti, ovviamente troppo a sinistra per loro, le parole sono importanti! Lo rassicuriamo di essere ben lontani dallo squadrismo, dal fascismo, dalla RSI, dai partiti che ne seguirono. Siamo interessati al bene comune università che non si occupa con iniziative di stampo partitico (di nessun partito). Non abbia paura a difendere Astiss, la difendiamo già noi, la difendiamo come preziosa realtà territoriale di istruzione superiore e formazione e visto che ci teniamo al nostro polo lo vogliamo come bene comune, fuori da iniziative politico partitiche, autonomo e libero nello svolgere la sua missione. Ricordo a Locci che il piazzale dell'università è intitolato a Fabrizio De André, anima libera e astigiano nell'infanzia, non certo a Giorgio Almirante, quindi lontano da quella ideologia e da quella storia.

*Mario Malandrone, consigliere comunale di Ambiente Asti

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