TRAVAGLI DEMOCRATICI

Laus: "Rinviare l'assemblea Pd"

Il senatore contesta la decisione della Commissione congressuale di non procrastinare la conta interna. Sabato 29, quando i delegati sono chiamati a eleggere il nuovo segretario piemontese, il partito ha convocato a Roma una manifestazione contro il Governo

Nemmeno il Natale porta serenità in casa Pd. Il senatore Mauro Laus contesta la decisione della Commissione congressuale del Piemonte di non procrastinare l’assemblea regionale del partito – “anche solo di poche ore” – in cui verrà eletto il nuovo segretario, dopo che alle primarie nessuno dei tre concorrenti ha raggiunto la maggioranza. Il 29 dicembre, giorno in cui è stata fissata la conta, i dem hanno infatti convocato una manifestazione a Roma contro il Governo. Lo slittamento doveva “permettere a tutti noi di essere in piazza insieme a quanti subiranno gli effetti drammatici delle scelte imposte dal governo Lega-5 stelle”, scrive in una nota il parlamentare. “Mi chiedo come non si riesca o, a questo punto, come mai non si voglia, comprendere l’importanza di essere presenti a quel presidio. È una questione di priorità, di rispetto verso la democrazia e di solidarietà verso tutti coloro che saranno colpiti dalle manovre illiberali e pericolose di questi giorni”.

Insomma, le scorie di una competizione che ha visto il candidato renziano, Mauro Marino, sostenuto dallo stesso Laus, fermarsi al 41% e di fronte alla prospettiva di una vittoria dell’asse “cattocomunista” tra i due outsider – l’esponente della sinistra interna Paolo Furia e la cattodem Monica Canalis – continuano ad alimentare polemiche. “Abbiamo aspettato 8 mesi – aggiunge Laus – e due giorni in più non avrebbero stravolto le sorti del Piemonte. Io, tra l’assemblea e la manifestazione, scelgo l’ultima”. Il senatore sottolinea che l’appuntamento di Roma è “contro il governo e la maggioranza, contro le loro forzature istituzionali e per denunciare lo svuotamento della democrazia parlamentare che è in atto, qualcosa senza precedenti nella storia del nostro Paese”.

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