ALTA VELOCITA'

E intanto Foietta rimane in sella

Il commissario di governo sulla Torino-Lione resta al suo posto in regime di prorogatio, grazie a una legge del 1994. Il 16 gennaio sarà audito in Commissione Trasporti a Montecitorio

Il suo mandato è scaduto il 31 dicembre dello scorso anno, ma resterà commissario di governo per la Tav Torino-Lione almeno altri 45 giorni. La comunicazione, a Paolo Foietta, è arrivata questa mattina, quando gli scatoloni erano già bell’e fatti e poco prima che il professor Marco Ponti annunciasse la consegna dell’analisi costi-benefici sull’opera al Mit. Ma non è stata una decisione dell’esecutivo a consentire a Foietta di restare al suo posto, semmai è stata proprio l’inerzia del governo gialloverde. A tenerlo in sella è una legge, la numero 444 del 1994, che prevede un regime di prorogatio di un mese e mezzo nel caso in cui alla scadenza del mandato dell’alto funzionario pubblico, l’esecutivo non abbia ancora provveduto a individuarne il successore. Così Foietta - designato per la prima volta nel 2016, succedendo al dimissionario Mario Virano nominato al vertice di Telt, e poi rinnovato l'ultima volta nel dicembre 2017 - resterà al suo posto fino al 15 febbraio. Intanto qualcosa si muove anche a Roma, dove i parlamentari di Pd e Forza Italia hanno ottenuto – dopo mesi di richieste – che il commissario di governo possa riferire in Commissione Trasporti a Montecitorio sull’alta velocità.

print_icon