LAVORI PUBBLICI

Prima i piemontesi (negli appalti)

Approvato l'emendamento che garantisce una premialità alle aziende che occupano cittadini residenti nella regione. L'assessore Marrone: "Ora i lavoratori del territorio saranno messi al primo posto"

Prima i piemontesi. L’aula di Palazzo Lascaris ha dato il via libera all’emendamento che istituisce una premialità negli appalti pubblici a quelle aziende che hanno sede legale sul territorio regionale e utilizzano manodopera “autoctona”. “Ora finalmente i lavoratori del territorio saranno messi al primo posto” annuncia l’assessore alla Semplificazione Maurizio Marrone. Il dispositivo, in un primo tempo inserito nel ddl Riparti Piemonte, era stato sospeso in attesa che la Corte Costituzionale si esprimesse su una analoga legge della Toscana. La Consulta ha poi bocciato la misura del governatore Enrico Rossi, imponendo qualche modifica anche a quella del Piemonte. Il nuovo testo, inserito nel collegato al bilancio, non fa più riferimento all’esclusione dagli appalti di imprese senza sede legale o operativa in Piemonte, ma consente una premialità di punteggio alle aziende che impiegano manodopera residente sul territorio regionale.

“In autunno si rischia una crisi occupazionale senza precedenti e, da amministratore del Piemonte, non vedo perché dobbiamo lasciare i nostri appalti in mano alle solite cooperative edilizie emiliane, o a multinazionali estere, che impiegano manodopera sradicata dal territorio – dichiara Marrone –. Sono sicuro che i collegi edili piemontesi e le associazioni rappresentative dei costruttori non potranno che apprezzare il voto di oggi, e sono certo che altrettanto faranno gli operai che otterranno o manterranno il lavoro grazie al nostro emendamento”.

Questa ulteriore evoluzione della norma dovrebbe anche evitare paradossi come quello che si è verificato durante l’emergenza sanitaria quando la Regione Piemonte affidò alla Miroglio di Alba l’appalto per realizzare le mascherine distribuite a tutti i cittadini. Dispositivi che però sono stati prodotti in parte al Sud Italia e un po’ in Marocco dove hanno sede gli stabilimenti dell’azienda.

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