POLITICA & SANITA'

Sanità Privata, dal Piemonte spinta per il rinnovo del contratto

Lettera di impegno della Regione per la revisione delle tariffe. Perla (Aiop):"Passo importante per sbloccare la situazione". Più vicina la sigla dell'accordo atteso da 14 anni. Ora la palla passa a sindacati e organizzazioni datoriali

“Ci basta anche solo una lettera della Regione” aveva detto nei giorni scorsi Giancarlo Perla, presidente regionale di Aiop, spiegando come a fronte di un impegno formale dell’ente sull’avvio della revisione delle tariffe si sarebbe potuto superare l’impasse che fino ad ora ha impedito la firma da parte da parte della sanità privata al nuovo contratto di lavoro dei propri dipendenti. E la lettera è arrivata.

Poche righe, firmate dall’assessore Luigi Icardi e dal direttore regionale Fabio Aimar, che dovrebbero essere decisive per sbloccare una vertenza e allontanare l’ipotesi dello sciopero già proclamato dai sindacati di categoria per il prossimo 16 settembre. “Con la presente ribadisco l’impegno della Regione Piemonte a proseguire a livello nazionale nel percorso di ridefinizione delle tariffe”, scrive Icardi, il quale nella comunicazione inviata alle due associazioni della sanita privata accreditata, Aiop e Aris (cui sono associate le strutture religiose) così come a Cgil, Cisl e Uil del settore, aggiunge che “nei prossimi giorni verranno richiesti i rappresentanti nazionali di Aiop e Aris che integreranno il tavolo tecnico delle Regioni per concordare un metodo perla revisione delle tariffe a livello nazionale”.

Leggi qui la lettera della Regione

A strettissimo giro di posta le dichiarazioni decisamente positive e aperturiste di Perla: “Conosco bene l’assessore Icardi e so che mantiene sempre gli impegni. Quindi non avevo dubbi che avrebbe ribadito la volontà, più volte manifestata, di definire il percorso per assicurare il sostegno della Regione per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti del settore privato”. Poi la parte più importante per giungere rapidamente alla soluzione: “A giorni si riunirà il consiglio nazionale di Aiop e in quella sede sosterrò con forza l’esigenza di concludere la trattativa sindacale e addivenire alla firma del contratto”.

Una firma che arriverà dopo ben 14 anni dalla scadenza e che fino ad ora non è stata apposta dai privati per un paradossale gioco a rimpiattino: dopo che il Governo ha stabilito di finanziare, attraverso le Regioni, il 50% dell’aumento contrattuale (circa 100 euro mensili in media), la parte datoriale pur con alcune posizioni differenti al suo interno ha “disatteso la preintesa” come denunciano i sindacati non siglando il contratto aspettando la modifica delle tariffe da parte delle Regioni, mentre queste a loro volta avrebbero aspettato proprio il contratto per aumentare i pagamenti delle prestazioni dei privati.

L’importanza di un segnale concreto da parte delle Regione, con l’avvio della revisione tariffaria era stata ribadita nei giorni scorsi dalla sindacalista della Cisl, Tiziana Tripodi, che aveva avvertito come “si devono scongiurare pesanti conseguenze sul settore della sanità privata e, di conseguenza, sui lavoratori così come sui cittadini che in queste strutture accreditate hanno un punto di riferimento, se possibile ancor più importante in questa situazione creata dal Covid”.

Uno scontro frontale quello tra sindacati e privati, con i primi decisi a scioperare tra un paio di settimane con lo slogan “Padroni predoni con i soldi pubblici”, che l’iniziativa assunta da Icardi potrà forse superare, anche in virtù del ruolo di coordinatore della commissione Sanità in seno alla Conferenza delle Regioni rivestito dall’assessore. Il segnale atteso è arrivato e a giorni potrebbe giungere la decisione di firmare il contratto da parte di Aiop la cui presidente nazionale Barbara Cittadini avrebbe mostrato disponibilità in tal senso e troverebbe ora nell’assunzione di impegno del Piemonte una solida base per vincere alcune resistenze interne all’associazione.

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