SANITÀ

Ospedale ai privati, una sola offerta per la gara di Tortona

Al bando per appaltare Pronto Soccorso, Riabilitazione e altri reparti ha risposto soltanto un pool di aziende. L'Ati è formata da Codess Sanità, Coop Il Gabbiano e il Gruppo MLC. Nomi noti nel mondo sanitario privato. L'appalto è di 49 milioni per nove anni

Nonostante quelle che parevano numerose manifestazioni di interesse e ben due rinvii dei termini per la chiusura del bando, la gara per l’affidamento di alcuni reparti, tra cui la Riabilitazione e il Pronto Soccorso, dell’ospedale di Tortona si è chiusa oggi con un solo partecipante. Certo poteva ancdare peggio e il rischio che il bando andasse deserto era un'eventualità, oltre che in timore per i vertici dell'Asl di Alesssandria, così come per i vertici dell'assessorato regionale alla Sanità.

A presentare la sola offerta ricevuta dagli uffici dell'Asl è stata l’associazione temporanea di impresa tra Codess Sanità, la Cooperativa Sociale Il Gabbiano e il Gruppo Mlc. Codess Sanità, con sede a Treviso è un’azienda che opera nel settore sanitario e in particolare sul fronte della riabilitazione e dell’assistenza domiciliare e delle Rsa. Nei mesi scorsi ha assunto la gestione della Rsa di Mirandola in Emilia-Romagna e una serie di servizi in un poliambulatorio privato nel Trevigiano. Opera soprattutto, grazie ai solidi legami, nella sanità privata di matrice cattolica, tra cui il Gruppo Humanitas, la Cooperativa Sociale il Gabbiano i cui vertici vengono dati come molto vicini alla presidente del Bambin Gesù, la novarese Mariella Enoc. È romano con attività in tutto il Paese il Gruppo Mlc, costituito dalla Medical Line Consulting srl e dalla Medical Line Consulting Ambulatori srl. Ha già operato anche in Piemonte, come nel caso della Asl To4 alla quale aveva fornito personale medico. 

Ovviamente non si conoscono i termini dell’offerta presentata e che verrà vagliata, presumibilmente nelle prime settimane del prossimo anno, dalla commissione che il direttore generale dell’Asl Luigi Vercellino pare intenzionato a costituire nel giro di poche settimane. Dunque nessuno dei nomi che erano circolati, arrivando in alcuni casi addirittura a “prevedere” il vincitore, ha poi partecipato alla gara che contempla una serie di servizi da affidare al privato per una durata di nove anni e un importo di 49 milioni di euro e sulla quale sono da subito infiammate le polemiche. Dalla politica, con il centrosinistra, ai sindacati è stato un coro di allarme e proteste con la richiesta di ritirare il bando.

Ma anche sul fronte prettamente sanitario si sono levati scudi: la più importante sigla sindacale dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed, ha presentato ricorso al Tar chiedendo la sospensiva della procedura che però è stata negata. I giudici amministrativi dovranno, comunque, pronunciarsi nei prossimi mesi sul merito e questa resta un’incognita nel caso l’appalto venga affidato dopo una procedura che, vista la presenza di un solo offerente, non dovrebbe avere tempi troppo lunghi. 

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