FINANZA & POTERI

Crt, sberlone a Cirio e Lo Russo: trombati Ghigo e Morgando

Palenzona restituisce la pariglia per l'ostracismo delle istituzioni alla sua ascesa in via XX Settembre. I due candidati di punta del governatore e del sindaco restano fuori dal Consiglio di indirizzo. Esclusa anche la presidente dell'Ascom Coppa. Ma anche Big Fabrizio è nell'angolo

Il fronte della “concordia istituzionale” si schianta in via XX Settembre. Il governatore Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo escono con le ossa rotte dalla partita per il rinnovo del consiglio di indirizzo della Fondazione Crt. Né Enzo Ghigo, ex presidente della Regione Piemonte supportato tenacemente dal suo successore, né Gianfranco Morgando, tra i fondatori del Pd, di cui è stato anche segretario regionale, e padrino politico dell’attuale primo cittadino, sono stati eletti oggi nel parlamentino dell’ente. Per la Regione, infatti, continuerà a sedere Giampaolo Leo, assieme all’uscente Davide Franco, eporediese vicino ai 5 Stelle, mentre Palazzo civico sarà rappresentato dall’imprenditrice Paola Allamano e dall’ex assessore della giunta Fassino, Claudio Lubatti, esponente dem poi transitato in Azione. Niente da fare neppure per Alessandra Siviero (in passato vicina a Chiara Appendino poi approdata al Pd, consigliera uscente) e per Annalisa Genta, sponsorizzata da Fratelli d’Italia.

Tra i “trombati” eccellenti anche la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa; nella terna presentata dalla Camera di Commercio è stata preferita l’imprenditrice Caterina Di Bari. A dar voce al Terzo Settore è stata indicata Elide Tisi, figura piuttosto nota nel mondo del volontariato e in passato vicesindaco nella giunta di Fassino. La Conferenza episcopale ha avuto la riconferma di Elisabetta Mazzola. Entrano nel Consiglio Claudio Albanese  ex manager della Juventus, per la Città metropolitana di Torino, Roberta Ceretto, erede della celebre famiglia di vignaioli, per la provincia di Cuneo. Alberto Rubba, avvocato e fratello di Roberto, rettore del Palio del Borgo Tanaro, rappresenta la Provincia di Asti; per le province di Novara e Verbania esclusa a sorpresa l’ex vicepresidente della Crt Anna Chiara Invernizzi a cui è stata preferita Alice ColomboPaolo Luciano Garbarino entra in quota province di Biella e Vercelli, Silvia Triglio Godino per quella di Alessandria. Per la Regione Valle d’Aosta Luisa Vuillermoz, presidente di Fondation Grand Paradis. Per il mondo universitario c’è il ritorno in pista della giurista Anna Maria Poggi (ex Compagnia di San Paolo), assieme a l’uscente Gianluca Gaidano e alla new entry Luca Settineri.

Cooptati i tre uscenti (Michele Rosboch, Fiorenza Viazzo e Giuseppe Tardivo), mentre il quarto a seguito dell’uscita di scena di Corrado Bonadeo per le note vicende verrà indicato successivamente.

Ora tutti gli occhi sono puntati su Fabrizio Palenzona. È lui l’artefice del siluramento dei candidati della coppia istituzionale, una sorta di ripicca per l’ostracismo ricevuto al momento della sua decisione di scalzare Giovanni Quaglia dal timone della fondazione? Probabile, anche se lui stesso avrebbe personalmente garantito sull’ingresso nel parlamentino sia di Ghigo e sia di Siviero. Ha giocato su due tavoli? Anche questa non sarebbe una novità. Eppure, la sensazione è che alla fine lo stesso presidente mostri grandi difficoltà a governare l’ente, complice anche la su assenza dalle stanze di via XX Settembre. Insomma, nel complesso da questa partita nessuno ne esce bene. Di certo, non l’ente.

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