ALTA TENSIONE

Scontri al corteo degli anarchici per Cospito, 19 misure cautelari

Diciannove misure cautelari emesse (due ai domiciliari, mentre gli altri sono divieti o obbligo di dimora) e 75 persone indagate, con l’accusa di devastazione e violenza a pubblico ufficiale. È il risultato dell'operazione “City” della Digos della Questura di Torino, coordinata dalla procura (pm Paolo Scavi e Enzo Bucarelli), sui gravi disordini scoppiati il 4 marzo 2023 nel capoluogo piemontese, durante una manifestazione anarchica organizzata per chiedere la liberazione di Alfredo Cospito, all’epoca in sciopero della fame contro al regime di 41 bis a cui era stato sottoposto.

Gli investigatori, guidati dal dirigente Carlo Ambra, hanno identificato la frangia più violenta di quel corteo, composto da quattrocento antagonisti, provenienti anche da altre città italiane e straniere. Il corteo aveva percorso le strade del centro cittadino lasciandosi dietro di sé una scia di vetrine rotte dei negozi, vetri delle auto in sosta mandate in frantumi, cartelli stradali divelti, cassonetti incendiati. Contro le forze dell’ordine erano stati lanciati grossi petardi e bombe carta, sassi e bottiglie. Le forze dell’ordine erano state costrette a intervenire con idranti e i lacrimogeni nella zona del mercato di Porta Palazzo, per allontanare i manifestanti dal centro, evitando così che la guerriglia urbana si allargasse.

Tra i 75 anarchici e antagonisti indagati dalla Digos ci sono militanti di Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo. I fatti risalgono alla manifestazione nazionale anarchica in solidarietà ad Alfredo Cospito, a causa della sua detenzione in regime di 41 bis, svoltasi a Torino il 4 marzo 2023, quando circa mille anarchici hanno data vita a un corteo, non preavvisato, nel centro cittadino, nel corso del quale si sono verificati gravi disordini con lanci di bombe carta e corpi contundenti contro le forze dell’ordine e il danneggiamento diffuso di numerose vetrine di esercizi pubblici, banche, arredo urbano, monumenti, autovetture private, cagionando danni quantificati in oltre 630mila euro. Nella circostanza sono anche rimasti feriti agenti di polizia, di cui uno con prognosi di cento giorni. La mattina nel corso dell’arrivo a Torino dei numerosi manifestanti provenienti da diverse città italiane e straniere, erano stati organizzati controlli preventivi che avevano portato all’identificazione di 37 anarchici, trovati in possesso di numeroso materiale (caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, frombole, bastoni, bombe carta, petardi, aste, scudi, coltelli, accette e materiale per travisarsi). Di questi 28 vennero poi denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

C’è anche il nome di Pasquale Valitutti tra le persone raggiunte questa mattina da misure cautelari, per lui effettuata dai carabinieri. Sono dunque 19 le misure cautelari sul totale di 75 denunciati. Noto come Lello, 77 anni, considerato figura storica dell’anarchismo italiano, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri del Ros a Roma. Valitutti è accusato di concorso in devastazione, resistenza a pubblico ufficiale e istigazione a delinquere in relazione alle interviste rilasciate nel periodo precedente al corteo. Valitutti era amico di Giuseppe Pinelli e nella vicenda della morte dell’anarchico ferroviere, dopo la strage di piazza Fontana del 1969, fu un testimone dell’inchiesta.

print_icon