Lascio la politica per il lavoro
Mino Giachino, Forza Italia* 18:40 Sabato 02 Aprile 2016 8A 71 anni ho deciso di indirizzare il mio impegno non più nei partiti ma promuovendo un comitato che sia in grado di parlare con competenza dei problemi strutturali e delle soluzioni praticabili. Comunicheremo sul web e tutti possono aderire
Torino e le vallate alpine stanno vivendo il problema della mancanza di lavoro come mai nel dopoguerra. Politiche sbagliate dei Governi, dell’Europa e delle Amministrazioni locali, movimenti antistorici come i No Tav, i No Terzo Valico, i No Mirafiori, hanno contribuito a creare una situazione drammatica per la metà dei giovani che non trovano lavoro e per i cinquantenni che l’hanno perso e non riescono più a ricollocarsi. La legge Fornero ha soddisfatto l’Europa ma ha creato un tappo formidabile al turn-over naturale tra chi dopo 35-40 anni di lavoro dovrebbe andare meritatamente in pensione e lasciare il posto ai giovani che hanno terminato il proprio ciclo scolastico.
La politica deve rinnovarsi dando finalmente risposte positive a un Paese impoverito dalla crisi e dalle manovre economiche che lo hanno salassato frutto di governi non eletti dal popolo. I partiti, a partire da Forza Italia, che a Torino è in stato comatoso, debbono rinnovarsi radicalmente perché dovrebbero essere gli interlocutori naturali dei senza lavoro e di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese e invece si sono trasformati solo in comitati elettorali poco efficienti. Così i sindacati dediti ormai solo a chi ha un lavoro e del tutto assenti sulle battaglie, come quella della Tav, essenziali per il futuro economico e sociale del Paese.
Aprire i partiti e i sindacati ai giovani pieni di ideali positivi, non corrotti dai sentimenti negativi come l’invidia o l’arrivismo e che vogliano sporcarsi le mani con i problemi veri della Città e del Paese è l’unica possibilità per cercare la ripresa di un Paese che conta sempre di meno economicamente e nel mondo. Metto la mia passione e la mia esperienza di lavoro e di uomo di governo, della quale sarò sempre grato a Silvio Berlusconi e a Gianni Letta, a disposizione di un Comitato apartitico “Sì Lavoro” che parli con competenza alla gente, alla politica e alla informazione dei problemi strutturali e delle soluzioni. Non ci dovranno mai più essere trasmissioni come la “Scala Mercalli” di sabato scorso che, senza contraddittorio, alla Tv pubblica, parla contro la Tav, citando possibili danni ambientali e poi l’Arpa ci dimostra come al cantiere di Chiomonte non vi sia amianto e non ci siano altri gravi problemi ambientali.
Al Comitato “Sì Lavoro”, che comunicherà attraverso il web e con convegni in locali pubblici e senza oneri, potranno aderire tutti, belli e brutti, giovani e persone mature, consapevoli che solo una crescita economica sostenibile è l’unica vera soluzione ai tanti problemi del Paese.
*Mino Giachino, ex sottosegretario governo Berlusconi