VIPPERIA CASALINGA

Bolatto fa 60 e si piglierà la Coppa

Festa di compleanno "a sorpresa" del potente segretario generale della Camera di Commercio di Torino. Tra noti per caso e soliti ignoti la capa dell'Ascom tesse la rete per conquistare la presidenza di Palazzo Birago. Ecco invitati e imbucati ieri sera al Sitea

Il festeggiato si beccherà la Coppa, prima o poi. Ieri sera, al party per il compleanno di Guido Bolatto, tutti gli occhi (e i pettegolezzi) erano rivolti a Maria Luisa Coppa, grande capa dei commercianti subalpini e alle sue malcelate ambizioni di diventare la prima donna presidente della Camera di Commercio di Torino. In verità la bottegaia di Chivasso, che da un negozio di bomboniere ha scalato l’Ascom, gradino dopo gradino, fino ad arrivare a un passo dalla vetta di Confcommercio (perdendo la guerra contro Carlo Sangalli), aspirerebbe pure alla presidenza dell’Agenzia Turistica, a quella della Fondazione Crt, al Regio, al Teatro Stabile, e perché no pure alla Compagnia di San Paolo. Ma un po’ per ragioni politiche – viene considerata di centrodestra – e molto per anagrafe (a luglio compirà 72 anni) e cultura (ha un diploma magistrale) dovrà accontentarsi dell’ente di via Carlo Alberto, di cui Bolatto è da oltre vent’anni potente segretario generale (venne nominato nel 2001 nell’era di Giuseppe Pichetto). Tra due anni, quando scadrà il mandato dell’attuale inquilino di Palazzo Birago Dario Gallina, la Coppa porterà all’incasso la cambiale sottoscritta dall’allora presidente dell’Unione Industriale per succedere a Vincenzo Ilotte, dimissionario dopo mesi di guerriglia interna orchestrata proprio dall’amazzone dell’Ascom: al prossimo giro toccherà a un esponente dei “piccoli”. Tradotto: a lei. I tre, presentissimi al Sitea a omaggiare Bolatto Magno e tagliare i colletti, hanno fatto buon viso a cattivo gioco: si stanno amabilmente sugli zebedei ma non lo danno (troppo) a vedere.

Per il resto, la serata “a sorpresa” – organizzata da Lady Crisantemo, al secolo Elena Pedon consorte di Bolatto, così chiamata per il suo lungo lavoro alla società che gestisce i cimiteri della città – non ha riservato grandi emozioni. La solita passerella di vipperia casalinga, noti per caso e soliti ignoti: il sindaco Stefano Lo Russo, per una volta senza Valentina Campana al seguito, la sua vice Michela Favaro accompagnata dal consorte, l’avvocato Stefano Cacchi Pessani partner dello studio milanese Bonelli Erede, il gran visir delle collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo ed ex assessore regionale Michele Coppola, l’ex manager agnellesco (e altro ex presidente della Cciaa) Alessandro Barberis, Andrea Ganelli, alias notaio Gianduia, l’ex vicepresidente della Regione Piemonte e di Iren Paolo Peveraro, il presidente di Trm (inceneritore), consigliere delegato della discarica Barricalla e direttore generale della municipalizzata di Novara Assa, Alessandro Battaglino. Forse sperando nel recupero “olimpico”, direttamente dai fasti di Torino 2006 ha fatto la sua comparsa Joseph Ejarque, già presidente di Turismo Torino, in compagnia della moglie, l’avvocato “familiarista” Giulia Facchini.

Una sfilza di commercialisti: da Riccardo Ranalli, autore tra l’altro del piano industriale di Gtt, a Stefano Marzari, gran collezionista di incarichi (Soris, Gtt e Film Commission, tra gli altri), del cosiddetto “giro Tealdi”, il cui perno è Luigi Tealdi, marito dell’ex assessore comunale Giuliana Tedesco, oggi staffista di Gabriella Nardelli, titolare dei conti di Palazzo civico. Marzari è stato tra le prime nomine di Lo Russo sindaco, piazzato a capo di Metro Holding, la società della Città Metropolitana che ha in pancia le quote di Iren. A rappresentare il vetusto e rantolante “Sistema Torino” Anna Martina, già braccio armato di Chiamparino e Fassino, l’ex assessore regionale Giuseppina De Santis. Vecchi e nuovi mandarini: Sandro Golzio e la moglie Carla Villari, il vicedirettore generale Antonino Calvano. Politici? Pochi e, a dirla tutta solo trombati, ma almeno bipartisan: la berlusconiana Claudia Porchietto, reduce dalle follie natalizie al Tabata di Sestriere, e il piddino Davide Gariglio.

Certo, gli anni pesano a chiunque figuriamoci per uno come Bolatto, volente o nolente gran ciambellano della corte sabauda. “Per farlo ringiovanire avrei pensato a una rilassante crociera in Oman”, scrive la moglie Elena. Passare dall’agenzia di viaggi per la sottoscrizione, please.

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