REGIONE PIEMONTE

Sanità, il direttore taglia la corda

A sorpresa si dimette anzitempo Morgagni, numero uno di corso Regina Margherita. L'assessorato ora nelle mani della vice Nizza e dell'assessore uscente Cavallera. Un atto che impone a Chiamparino un'accelerazione nella nomina dei futuri vertici

La lettera di dimissioni è stata recapitata la settimana scorsa sulla scrivania di Roberto Cota e oggi è ufficialmente il suo ultimo giorno di lavoro. Il direttore generale della Sanità Sergio Morgagni brucia le tappe e lascia anzitempo il proprio incarico, attualmente in regime di prorogatio. Una decisione arrivata come un fulmine a ciel sereno, lasciando disorientata una struttura che ora dovrà gestire senza una guida la fase di transizione tra un governo e l’altro. Come gli altri direttori a tempo determinato, infatti, Morgagni avrebbe potuto attendere l’insediamento della nuova Giunta e la designazione del suo successore per gestire il passaggio di consegne. Così non è stato e quindi dal primo giugno l’assessorato di corso Regina Margherita sarà acefalo, con la vice Daniela Nizza costretta a prendere temporaneamente le redini, affiancata dall’assessore – ormai solo più proforma - Ugo Cavallera.

 

Morgagni approda in corso Regina nel 2010 come consulente, prima di sostituire, un anno dopo, l’allora direttore Paolo Monferino appena nominato assessore da Cota, dopo l’inchiesta sui pannoloni che aveva travolto Caterina Ferrero. Alle sue spalle aveva una lunga carriera sviluppatasi a cavallo tra il settore pubblico e quello privato, nella quale ha guidato il San Luigi di Orbassano e altre strutture regionali e aziende private quali Ecotermica Servizi ed Ecotermica Ospedali. Un gesto che a questo punto costringerà Sergio Chiamparino ad accelerare i tempi per dare un volto e un nome almeno al capo della struttura tecnica, che – salvo sorprese dell’ultima ora – dovrebbe essere stato individuato nella persona di Fulvio Moirano, già numero uno di Agenas.