Circoscrizioni, il grido di dolore dei parlamentini

Il presidente della Terza, Valle: "Ripensare il decentramento". In quattro anni decurtato il 40% del budget, ma in Commissione l'assessore Spinosa ammette di fatto l'assenza di un progetto

Il Comune di Torino non decentra. Il tema non è assolutamente all’ordine del giorno, come goffamente ammesso dall’assessore competente Mariacristina Spinosa stamani in Commissione Bilancio. Il tema resta sullo sfondo: “Stiamo lavorando a una bozza che potrebbe essere presentata entro la fine dell’anno” ha abbozzato l’assessora “Fumosa”, che, incalzata dalla grillina Chiara Appendino, subito ha precisato “Più che bozza delle linee guida”. Insomma, si brancola nel buio. La scorsa settimana, in un incontro coi presidenti di circoscrizione, l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni aveva assicurato che i già risicatissimi budget degli ultimi enti del sui generis decentramento subalpino non verranno più toccati. Anche perché si rischia di non poter più garantire neanche l’ordinaria amministrazione. Sempre Passoni ha fatto riferimento a un fantomatico fondo perequativo, per distribuire meglio le risorse: idea subito bocciata dai suoi interlocutori: “Difficile suddividere equamente ciò che non c’è” ovvero i quattrini.

 

Nel 2006 l’allora sindaco Chiamparino aveva scelto un assessore ad hoc, Marta Levi, per ridisegnare le circoscrizioni in città. In cinque anni sono state partorite tre bozze, ma nessuna è mai stata approvata. Si è a lungo parlato di accorpamento delle municipalità torinesi, garantendo contestualmente nuovi ambiti d’azione. Ma alla fine non se ne fece nulla. E’ proprio indispensabile per la politica quell’esercito di portatori d’acqua e di voti, cui garantire uno scranno, seppur meramente simbolico. In meno di una legislatura, il budget delle circoscrizioni è stato decurtato di circa il 40%, l’ultima rasoiata l’ha data Passoni lo scorso anno: un quinto dei quattrini disponibili volatilizzati per esigenze di bilancio. Una circoscrizione media gestisce oggi meno di 700 mila euro. Un’assurdità.  «Questo sistema va modificato, senza pensare a delle riforme epocali che, come accaduto in passato, si arenano prima di vedere la luce» afferma il presidente della Circoscrizione III Daniele Valle. «E’ necessario evitare le sovrapposizioni con la città in settori quali la gestione di impianti spostivi o le feste di via e soprattutto chiarire quali sono i compiti degli enti periferici e quelli del Comune». Altrimenti meglio sopprimerle, aggiungiamo noi. 

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