Con Chiamparino la solita Compagnia
07:47 Lunedì 07 Maggio 2012L’ex sindaco sale al vertice del San Paolo e porta con sé gran parte dello staff che lo ha assistito a Palazzo Civico. E sigla la pax con Milano in un incontro con l’ad di Intesa Cucchiani
La compagnia di Sergio cambia indirizzo. Con l’incoronazione del suo leader sul trono della fondazione San Paolo, gran parte della corte che l’ha circondato nei dieci anni trascorsi al piano nobile di Palazzo civico si trasferirà, praticamente in blocco, in corso Vittorio Emanuele. Nel nuovo incarico Sergio Chiamparino continuerà anzitutto ad avvalersi dei servigi di Carlo Bongiovanni, il fido civich già capo della sua segreteria: confidente, compagno di cordata nelle gite in montagna, sempre al suo fianco nelle sgambate domenicali. Lo raggiungerà anche l’ex portavoce Riccardo Caldara, richiamato in servizio dopo aver assaporato qualche mese di pensione. Dato per certo anche l’arrivo di Anna Martina, super dirigente del settore Cultura, comunicazione e promozione della città (dal mega stipendio) declassata da Piero Fassino alle Attività internazionali. Per l’ambiziosa manager, consorte di Walter Barberis dell’Einaudi (nonché curatore di eventi per Italia 150), sarebbe in ballo la poltrona di segretario generale, attualmente occupata da Piero Gastaldo, o un ruolo di coordinamento delle strategie sul territorio, nell’eventualità che l’ex assessore della giunta Castellani (in queste settimane particolarmente attivo nei suoi rapporti, a partire dal Colle) salvi il posto. Ma non sarà l’unica donna di peso nella squadra. Chiamparino si è infatti assicurato la collaborazione di Caterina Ginzburg, nipote della scrittrice einaudiana Natalia, e soprattutto maritata con il direttore della Stampa Mario Calabresi. Già in attività nella Fondazione per la scuola della Compagnia, la Ginzburg avrà il compito di collegamento con il sistema della formazione di eccellenza, ambito nel quale il neo presidente intende porre grande attenzione.
Messa a punto la macchina organizzativa, Chiamparino si è dedicato nei giorni scorsi a tratteggiare il profilo del proprio mandato al vertice di una delle più importanti istituzioni finanziarie (e di potere), non solo cittadina. E giusto per stemperare i tratti “civici” o, peggio, campanilistici della sua designazione ha provveduto a lanciare messaggi di conciliazione oltre Ticino, verso quei partner milanesi con i quali, da sindaco, si erano manifestate tensioni. Non vi sarà alcuna contrapposizione, ha fatto sapere, gli scontri sono acqua passata. Concetti ribaditi all’amministratore delegato di Intesa, Enrico Cucchiani, nel corso di un incontro propiziato da Fabio Corsico, consigliere di Crt e lobbysta del gruppo Caltagirone.