"Pizza" nel forno di Chiamparino
07:40 Mercoledì 23 Gennaio 2019Ci sarà anche l'ex grillino Pizzarotti nel fronte per il Sì del governatore alle prossime elezioni regionali. In agenda un incontro il prossimo 2 febbraio. In cantiere una lista civica con al centro ambiente e salute
L’appuntamento è già stato fissato in agenda per il primo pomeriggio del 2 febbraio. Nell’ufficio del governatore, al piano nobile di piazza Castello, s’incontreranno il sindaco di Parma, un tempo grillino, Federico Pizzarotti e Sergio Chiamparino. Il primo e unico punto all’ordine del giorno sono le prossime elezioni regionali e, più in concreto, una lista civica da schierare nell’ampia coalizione di centrosinistra, connotata sui temi di ambiente e salute. Un rendez-vous preparato nei dettagli, culmine di una serie di abboccamenti e trattative condotte dagli uomini più vicini a Chiamparino. Il primo cittadino parmigiano era già stato ospite di Passaggio a Nord Ovest, a Verbania, lo scorso ottobre, al convegno organizzato dal consigliere regionale chiampariniano Mario Giaccone.
Una formazione, quella che vede in Pizzarotti il proprio riferimento, che s’inserisce nel palinsesto immaginato da Chiamparino: uno schieramento dal forte connotato civico, in grado di allargare il perimetro del centrosinistra classico, nel quale lo stesso Pd perde il tradizionale ruolo di perno. A quanto è dato sapere, si tratta di una lista di stampo ambientalista, ispirata da una visione pragmatica in contrapposizione agli approcci ideologici e settari tipici dei Cinquestelle. I curricula di Chiamparino e Pizzarotti, in tal senso, rappresentano una garanzia. Il primo, ad esempio, può annoverare tra i suoi principali successi da sindaco la realizzazione della metropolitana a Torino – per decenni osteggiata da gruppi di ambientalisti incatenati agli alberi che i cantieri del treno sotterraneo avrebbero abbattuto – mentre il primo cittadino di Parma ha consumato la sua rottura con il M5s quando si rifiutò di spegnere l’inceneritore. Beppe Grillo gliela giurò, i cittadini lo premiarono con un secondo giro a Palazzo Civico. Ora la madre di tutte le battaglie è la Tav tra Torino e Lione, un’infrastruttura che favorirà il trasferimento del trasporto di merci e passeggeri dalla gomma al ferro, con evidenti ricadute sulla qualità dell’aria. Insomma, un ambientalismo del Sì.
Italia in Comune è la rete che Pizzarotti tesse da tempo, a livello nazionale. Alle prossime europee a quanto sembra correrà assieme ai Verdi di Monica Frassoni. In Piemonte, il riferimento del primo cittadino è la collega di Lauriano, nel Canavese, Matilde Casa. La sindaca che finì davanti a un giudice per aver trasformato un’area edificabile in terreno agricolo, con grande scorno del proprietario che rispose a suon di carte bollate. Sarà probabilmente lei la capolista alle regionali. A tenere i rapporti con Pizzarotti ci aveva pensato, fino a qualche tempo fa, l’ex viceministro Andrea Olivero che ora però ha deciso di affiancare Giaccone (i cui rapporti con l’ex grillino si dice non siano propriamente idilliaci) e l’assessore Alberto Valmaggia nell’altra civica chiampariniana, quella del Monviso.
La “lista Pizzarotti” starebbe per stipulare un accordo con il consigliere regionale Alfredo Monaco, reduce di Scelta Civica: intesa che potrebbe garantire quel collegamento previsto dalla legge elettorale per evitare di raccogliere le firme. A coordinare le operazioni su Torino ci sta pensando in questa fase l’infaticabile Giorgio Diaferia, poliedrico personaggio dai mille intessi, dalla professione medica a quella del giornalismo scientifico. Con alle spalle una militanza socialista, Doiaferia è oggi il principale animatore dell’associazione Torino Viva. Il nome della lista ancora non c’è ma dovrebbe essere una crasi Italia in Comune di Pizzarotti e Scelta Civica di Monaco: Scelta in Comune? Chissà.