GIUSTIZIA

Tragedia di piazza San Carlo, nuove accuse per Appendino

All'udienza preliminare il pm Pacileo ha chiesto di integrare il capo d'imputazione (omicidio colposo, disastro e lesioni). La sindaca "avrebbe dovuto prendere provvedimenti o dare disposizioni affinché lo spettacolo non si tenesse o fosse interrotto"

Nuove accuse per la sindaca di Torino Chiara Appendino, per l’ex questore Angelo Sanna e altri sei dirigenti di Comune e Questura, imputati di omicidio colposo, disastro e lesioni al processo per gli incidenti avvenuti il 3 giugno 2017 in Piazza San Carlo, durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Quella sera rimasero ferite oltre 1.500 persone, fra cui due donne, Erika Pioletti e Marisa Amato, che moriranno a causa delle lesioni riportate. In particolare agli amministratori (oltre alla sindaca, il capo di gabinetto dell’epoca Paolo Giordana, la responsabile degli eventi Chiara Bobbio e il dirigente Paolo Lubbia) la Procura contesta la mancata acquisizione del parere, obbligatorio e vincolante, della Commissione provinciale di vigilanza che, come stabilito dal Tulps, si esprime sulle condizioni di sicurezza degli eventi. È questa l’aggiunta operata oggi dalla procura di Torino, pm Vincenzo Pacileo, al capo d’accusa relativo alla posizione processuale di Appendino che avrebbe dovuto “prendere provvedimenti o dare disposizioni affinché lo spettacolo non si tenesse o fosse interrotto”.

A Sanna e agli altri dirigenti della questura (il capo di gabinetto Michele Mollo, il dirigente in servizio Alberto Bonzano e l’ispettore Pasquale Piro) è contestato, invece, la gestione degli steward. In particolare, secondo l’ipotesi accusatoria, quella sera sarebbero mancate decine di steward che avrebbero dovuto presidiare le transenne lungo il perimetro dell’area dove era in corso la manifestazione, così come sarebbero mancati presidi agli ingressi del parcheggio sotterraneo, da cui si presume siano passati i venditori abusivi di bibite. Gli unici steward presenti sarebbero stati quelli nei pressi del maxi schermo dove veniva proiettata la partita.

Gli accessi in piazza San Carlo, in occasione della proiezione della finalissima di Champions League avrebbero dovuto essere presidiati nel modo in cui era stato fatto per la precedente festa di Capodanno. Il pm afferma che la soluzione era stata stabilita per la serata del Capodanno da un’ordinanza del predecessore di Sanna.

Le difese hanno chiesto che la modifica venisse considerata un fatto nuovo, e quindi di interrompere l’udienza preliminare per procedere a una nuova notifica dell’atto di conclusione indagini. Il gup ha respinto la richiesta ma fissato la prossima udienza il 29 novembre per dare tempo alle difese di presentare eventuale documentazione in merito al nuovo capo d’imputazione. Il 10 dicembre è stata poi fissata l’udienza in cui sono previste dichiarazioni spontanee di alcuni imputati e la scelta dei riti da parte delle difese.

print_icon