PROVA D'APPELLO

Lo Russo all'esame di Saracco

Incontro online tra il candidato del Pd e i due rettori degli atenei per parlare della Torino universitaria. Un segnale di disgelo da parte del Magnifico di corso Duca degli Abruzzi, a lungo candidato in pectore del centrosinistra. E prima o poi arriverà l'endorsement

Colleghi al Politecnico – uno docente, l’altro rettore – e per un periodo antagonisti sulla (lunga e accidentata) strada della candidatura a sindaco del centrosinistra. Si ritrovano tra una settimana, faccia a faccia, Stefano Lo Russo e Guido Saracco, in un incontro online su “Torino città universitaria”. Alla discussione, in programma venerdì 26 febbraio alle 18,30, sponsorizzata con tanto di locandina sui social, partecipa anche l’altro Magnifico, quello dell’Università subalpina Stefano Geuna.

Era il 26 novembre quando Saracco rinunciò formalmente a correre per la fascia di primo cittadino, dopo essere stato indicato a lungo come la figura civica e altamente competente in grado di riunire il centrosinistra e, perché no, magari estenderne i confini sino al Movimento 5 stelle. Logorato da liti e liturgie bizantine e per nulla allettato dalla prospettiva di eventuali primarie, a cui si sono aggiunti gravi problemi famigliari, alla fine ha gettato la spugna, tornando a concentrarsi sul suo ateneo. È da quel momento che la sinistra dem, rimasta orfana dopo aver tanto puntato su Saracco, si è rivolta a un altro professore, quel Mauro Salizzoni che ancora oggi è lì “come un pilone piantato nel cemento” secondo una metafora da lui stesso coniata mentre il terreno sotto i suoi piedi continua a smottare e i più lo vedono oramai come foglia sull’albero in inverno. Il tutto mentre il Pd di Torino e la maggioranza degli amministratori, fino a quel punto rimasti neutrali, si sono invece schierati con Lo Russo.

Che l’incontro di venerdì 26 sia il segno di un riavvicinamento tra Lo Russo e Saracco? Un asse che si ricostruisce con un occhio al presente, ma soprattutto in prospettiva? Possibile. Del resto a parti inverse, l’aspirante sindaco non sarebbe stato marginale nei piani per il passaggio del testimone al vertice di corso Duca degli Abruzzi tra l’attuale rettore e il suo predecessore, Marco Gilli, come confermano autorevoli insider. È arrivato il momento di ricambiare la cortesia? Chissà. Di certo si tratta di un segnale di disgelo del numero uno del Politecnico, nonché di attenzione da parte dell’Università. Un segnale particolarmente gradito a Lo Russo, nelle ore decisive in cui la sua candidatura è destinata a decollare. O a tramontare definitivamente.

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