LOTTA AL COVID

Vaccini agli sgoccioli, allarme di Cirio

Figliuolo chiede di salire con le somministrazioni a 40mila al giorno, ma nei magazzini le scorte iniziano a scarseggiare. Regione: "Ci servono più munizioni". Pfizer arriva mercoledì, Moderna e AstraZeneca col contagocce

I magazzini con le fiale di vaccino in Piemonte sono di nuovo vuoti, o quasi. Nelle stesse ore in cui la struttura commissaria presieduta dal generale Francesco Paolo Figliuolo ha fissato in 40mila dosi giornaliere il nuovo target per la regione a partire dal 29 aprile (la scorsa settimana era di 24mila), il governatore Alberto Cirio lancia l’allarme: “Le nostre scorte sono nuovamente agli sgoccioli. Attendiamo le consegne previste in settimana, perché il Piemonte è pronto a vaccinare 40 mila persone al giorno. Abbiamo bisogno di munizioni”.

A ieri, mal contate, c’erano ancora a disposizione solo 140mila dosi di cui 45mila di Pfizer – il più usato per gli over 80 e i pazienti vulnerabili – 54mila di Moderna, che però vengono conservate per i richiami essendo le provviste sporadiche e in quantità spesso limitate, e solo 29mila di AstraZeneca, utilizzato in particolare per il personale scolastico e la popolazione tra i 70 e i 79 anni, e 12.800 di Johnon&Johnson che in settimana verrà distribuito ai medici di famiglia a supporto del siero anglo-svedese. Insomma, se non arrivano in fretta le “munizioni” di cui parla Cirio è difficile pensare di poter alzare il ritmo delle somministrazioni, anzi secondo quanto risulta allo Spiffero alcuni centri avrebbero già ricevuto l’ordine di ridurre le somministrazioni per evitare di ritrovarsi senza fiale e alcuni medici di famiglia sarebbero stati costretti a posticipare le inoculazioni ai propri pazienti.

Per quanto riguarda Pfizer  la prossima consegna di 155mila dosi dovrebbe arrivare mercoledì 29 aprile, mentre oggi (in anticipo di un giorno rispetto alle previsioni) sono arrivate 16.600 dosi di Moderna e 9.400 di AstraZeneca. Non esattamente un arsenale. “Continuiamo a potenziare il nostro esercito del vaccino” ha aggiunto Cirio che questa mattina ha visitato a Moncalieri il nuovo centro allestito dal Comune con l’Asl To5 all’ex Foro Boario, dove i medici di famiglia lavorano insieme al personale sanitario, con la possibilità di arrivare a 900 somministrazioni al giorno. Se entro mercoledì saranno in Piemonte tutte le dosi attese, la Regione predisporrà uno stress test per giovedì 29 in cui esercitare il massimo sforzo per verificare la capacità vaccinale della macchina messa in piedi fino a questo momento. Da piazza Castello assicurano di essere pronti per arrivare a tendere alle 40mila dosi giornaliere ma in assenza di scorte massicce da venerdì è probabile che si torni a una media di 25mila.

Per garantire i richiami, senza penalizzare la prosecuzione delle immunizzazioni con prima dose di over 70, over 60 e soggetti fragili, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi scriveranno al premier Mario Draghi e al generale Figliuolo chiedendo che la distribuzione di vaccini alle Regioni sia proporzionata alla popolazione target in fase di vaccinazione (e non a quella generale), per non penalizzare un territorio come quello piemontese che ha un numero di over 60 maggiore rispetto ad altre parti d’Italia e rischia di non ricevere con tempestività la quantità di dosi necessaria a metterli in sicurezza in tempi ragionevoli. A questo proposito, dal 4 maggio partirà la preadesione sul portale IlPiemontetivaccina.it per la fascia 55-59 anni e dal 17 maggio per quella 50-54.

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