VERSO IL VOTO

Fratelli coltelli, fuori Forzese. Blindati Crosetto jr e Liardo

Escluso dalla liste di FdI per le comunali di Torino il giovane rampante della scuderia di Ghiglia: "Crea imbarazzi". Schiaffo alla vecchia corrente del delfino di Martinat. E il gigante di Marene raduna le truppe per far eleggere il nipote

Fratelli coltelli. E una coltellata, dietro la schiena, è quella che ritiene di aver ricevuto Enrico Forzese che proprio in queste ore è stato escluso dalla lista di Fratelli d’Italia a Torino. Troppe le sue iniziative giudicate provocazioni che l’hanno portato addirittura a ingaggiare degli scontri ai banchetti davanti all’università. Insomma, “il ragazzo potrebbe crearci più di un imbarazzo”sarebbe sfuggito dalla bocca di qualche (interessato?) alto dirigente subalpino che pare aver colto la balla al balzo per disfarsi di un competitor temuto e così difficile da controllare. Il giovane dirigente di Aliud, associazione giovanile del partito di Giorgia Meloni che raggruppa Fuan e Azione studentesca, era sostenuto dal gruppo un tempo capitanato da Agostino Ghiglia, prima che l’ex deputato ottenesse il suo buen retiro dorato all’Authority per la Privacy. E infatti era stato candidato in ticket con Paola Ambrogio, consorte dell’ex assessore regionale Roberto Ravello, oggi stretto collaboratore di Alberto Cirio in Regione, tra gli ultimi usciti dalla scuderia di colui che era considerato il delfino di Ugo Martinat. L'esclusione di Forzese era nell'aria da qualche giorno, come scrisse lo Spiffero alla fine del mese scorso, ma è solo in queste ore che è stata formalizzata e comunicata al diretto interessato.

Ma i piani degli alti dirigenti locali sembrano essere altri e cioè blindare due candidati, qualora Paolo Damilano e il centrodestra dovessero uscire sconfitti dalla competizione elettorale: sarebbero Enzo Liardo, ex consigliere comunale di estrazione democristiana, oggi finito sotto l’ala di Maurizio Marrone e Augusta Montaruli, e Giovanni Crosetto, nipote del gigante di Marene, che a dispetto di quanto fa filtrare da giorni si starebbe spendendo non poco, sottotraccia, per il rampollo di casa. Insomma, la sensazione è che Ghiglia in questa fase sia geograficamente distante per via dei nuovi incarichi romani e politicamente isolato nel suo vecchio feudo elettorale. Così le prossime elezioni amministrative sembrano trasformarsi non tanto nel banco di prova per ridisegnare i rapporti di forza con la Lega, che al Nord continua a mantenere un buon margine di vantaggio, quanto piuttosto per regolare qualche conto in sospeso tra fratelli (coltelli) all’interno del partito.