GRANDI OPERE

La Tav riparte, anche in Italia

Il commissario Mauceri sblocca la progettazione definitiva della Avigliana-Orbassano mentre è in via di ultimazione il progetto per l'adeguamento della linea storica fino a Bussoleno. La soddisfazione di Cirio: "Sito sarà principale scalo logistico del Nord-Ovest"

Dimenticato per cinque anni in un cassetto, il progetto per la tratta italiana della Torino-Lione è pronto per essere ripreso in mano. Ad annunciarlo, non senza una buona dose di soddisfazione, è il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, assieme all’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, dopo che ieri il commissario di governo Calogero Mauceri ha firmato l’ordinanza con cui autorizza Rfi a sviluppare il progetto definitivo della nuova linea Avigliana-Orbassano e degli interventi di adeguamento dello scalo di Orbassano.

“L’attuale amministrazione regionale ha sostenuto fin dal suo insediamento la necessità del commissariamento dell’opera, grazie alla quale oggi si può finalmente ripartire con la progettazione in Italia nella piena consapevolezza che la Tav sia un’infrastruttura indispensabile affinché il Piemonte possa cogliere le opportunità offerte dal traffico merci del nuovo collegamento ferroviario e Sito Interporto di Orbassano possa diventare il principale scalo logistico del Nord Ovest” afferma Cirio.

Un cambio di passo sancito nell’ultimo anno a tutti i livelli istituzionali. Appena approdato a Palazzo Chigi, Mario Draghi ha nominato Mauceri commissario straordinario per la tratta italiana della Tav. Nel dicembre dello scorso anno il neo eletto sindaco Stefano Lo Russo ha riportato Torino nell’Osservatorio e a febbraio Mauceri è stato nominato anche al vertice di questo organismo. Parallelamente lo scorso 15 dicembre è stato presentato il nuovo cronoprogramma su cui si sono impegnate Italia e Francia con l’Unione europea che ha confermato la sua compartecipazione al 55 per cento per il tunnel di base e al 50 per cento per le tratte nazionali.

La tratta italiana – suddivisa tra l’adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana e la variante della collina morenica sotto Rivoli – ha un costo complessivo di 1,9 miliardi, quindi la compartecipazione europea porterà a un risparmio di quasi 1 miliardo per il governo. Per quanto riguarda l’adeguamento della linea storica, Rfi sta ultimando la progettazione definitiva ed entro l’inizio del 2023 inizieranno i lavori; ora parte la progettazione anche per l’altro lotto, quello tra Torino e Avigliana, dove il primo treno passerà verosimilmente nel 2032, quando sarà operativa anche la tratta transfrontaliera.

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