GLORIE NOSTRANE

Cirio torna in Europa, a capo delle Regioni

Il governatore rappresenterà fino alla fine del mandato le amministrazioni locali e regionali a Bruxelles. Un incarico che potrebbe essere un buon trampolino per coltivare il suo vero obiettivo: fare il commissario europeo (magari all'Agricoltura)

Alberto Cirio torna in Europa, in tutti i sensi. Il governatore del Piemonte è in viaggio in direzione Bruxelles dove alle 17 verrà ufficialmente investito del ruolo di Capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, organo consultivo dell’Ue composto da rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti da tutti i 27 Stati membri, chiamato a elaborare pareri sulle norme dell'Ue che incidono direttamente sulle Regioni e sulle città.

Un incarico certamente prestigioso, cui succede al presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti (Lega), ma soprattutto un buon viatico per le ambizioni politiche di Cirio. Non è un mistero, infatti, che al governatore non spiacerebbe affatto, per usare un eufemismo, rivestire nel prossimo futuro la carica di commissario europeo, preferibilmente all’Agricoltura, lasciando a fine mandato la guida della Regione. O in alternativa occupare uno dei ruoli di vertice in seno al Parlamento di Strasburgo o nei gruppi del Ppe, in questo agevolato dall’intenzione di Antonio Tajani di far rientro sulla scena nazionale (pare che punti alla presidenza del Senato nella prossima legislatura). Piani tenuti al momento sottotraccia ma coltivati con tenacia e pazienza, lasciando rosolare le forze della sua stessa maggioranza (che da mesi cercano di decifrare i propositi del loro presidente) e tenendo sulle spine il centrosinistra (in caso di ricandidatura l’impresa di riconquistare piazza Castello sarebbe assai meno agevole).

Il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso soddisfazione per la designazione del collega: “Al Presidente Cirio vanno i complimenti e gli auguri di buon lavoro della Conferenza delle Regioni nella certezza che saprà mettere al servizio di questa istituzione europea le sue doti e la sua esperienza di accorto ed equilibrato amministratore”. Dal canto suo, Cirio si è detto “onorato dalla responsabilità a cui sono stato chiamato. Il mio primo obiettivo è quello di mettere questo importante mandato al servizio delle comunità territoriali del nostro Paese, contribuendo a rafforzare a Bruxelles la rete delle Regioni e degli enti locali italiani nella consapevolezza che occorra, oggi più che in passato, rilanciare il loro ruolo in Europa”.

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