VERSO IL VOTO

Gaffe Pd, Letta deve traslocare

Il segretario, domani a Torino, costretto a spostarsi dopo la polemica del M5s: "Non può fare il suo comizio in un punto verde". Per fortuna piazza d'Armi è grande ed è stata individuata un'altra area

Il comizio elettorale tra un ballo liscio e un casquè? Non si può fare. E per fortuna ci ha pensato il Movimento 5 stelle ad avvisare il Partito democratico alla vigilia di quella che poteva essere una clamorosa gaffe. Proprio domani, infatti, è atteso in piazza d’Armi il segretario Enrico Letta che, già a guardare gli ultimi sondaggi e gli sfottò quotidiani che gli riservano gli avversari, non dev’essere di ottimo umore. Se poi il suo arrivo fosse coinciso con un diluvio di polemiche e, chissà, un bel verbale della municipale, ancora peggio. A sollevare il problema è stato il capogruppo pentastellato Andrea Russi che ha fatto notare come fosse inopportuno, oltreché non consentito “dai regolamenti comunali” un comizio elettorale in un’area che beneficia “di vantaggi economici, come ad esempio l’esenzione del canone di occupazione del suolo pubblico per un totale di 37.703 euro, che la Giunta comunale ha concesso agli organizzatori del Punto Verde di Piazza d’Armi”. Ed è proprio lì, nella tensostruttura che ha ospitato per tutta l'estate ballerini di ogni età che il segretario avrebbe dovuto arringare gli elettori.

Verifica il regolamento, chiedi lumi ai funzionari comunali, cerca una gabola. Qualcuno fa notare che, per la presentazione dei candidati, nessuno ha fatto troppe storie. Per il segretario subalpino Marcello Mazzù è meglio non rischiare. Alla fine la decisione è presa: “Ci tocca spostarci”. Ma dove? Ormai la macchina organizzativa è partita, militanti e attivisti convocati per le 18,30, “l’abbiamo già detto anche ai giornalisti”. Per fortuna piazza d’Armi è grande, il comizio traslocherà di pochi metri evitando irregolarità e riducendo al minimo i disagi. C’è mancato poco che tra i giardini del parco il Pd subalpino pestasse… una cacca.

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