TRAVAGLI DEMOCRATICI

Pd, l'unità passa da Rossi

Il consigliere regionale novarese è "aperto al confronto" con le altre componenti, a partire dal fatto che "la mia candidatura è in campo". Al suo fianco tutto il gruppo di Palazzo Lascaris. Chiamparino: "Sto con Cuperlo ma Mimmo è la persona giusta"

Ha dovuto ribadirlo pubblicamente, se non altro per stoppare sul nascere una serie di iniziative più o meno velleitarie di metterlo in un angolo con il pretesto di una scelta unitaria. Con una diretta sui social il consigliere regionale Domenico Rossi ha annunciato che lui sarà della partita, candidato alla segreteria del Pd piemontese, in una prospettiva unitaria o di competizione con altri candidati. Alle primarie nazionali sosterrà il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini pur stimando,“moltissimo” Gianni Cuperlo (che questa sera è a Torino nel centro di Strada del Fortino 20) e riconoscendosi “in molte proposte di Elly Schlein”. Insomma, l’apertura alle altre correnti del partito è totale ma guai a pensare che si possa prescindere dalla sua presenza.

Nei giorni scorsi il senatore cuperliano Andrea Giorgis aveva fatto circolare il nome dell’ex sindaca di Alessandria Rita Rossa, fassiniana di ferro, come possibile candidata in grado di unire tutte le anime del partito regionale ed evitare la conta. La mossa ha provocato un po’ di malumori tra i sostenitori di Rossi ma il tentativo di dividere il fronte non è riuscito anzi è stato proprio il consigliere regionale ad avviare  colloqui anche con l’area di Schlein (dove al momento l’unica ipotesi di candidatura è quella della deputata Chiara Gribaudo) per evitare una competizione fratricida.

“Abbiamo bisogno di tutte le migliori forze perché stiamo attraversando un passaggio molto stretto: servono coraggio e senso di responsabilità per ridefinire l'identità del partito e portare un forte rinnovamento, senza rinnegare o buttare via tutto il passato” sono state le sue parole mentre dai suoi sostenitori della prima ora arrivavano like d’incoraggiamento. Non è un mistero, infatti, che la sua candidatura sia nata tra i banchi di Palazzo Lascaris dove sono stati il vicepresidente del Consiglio Daniele Valle e il capogruppo Raffaele Gallo i primi a suggerirgliela. Al suo fianco ci saranno anche Alberto Avetta, Diego Sarno, Domenico Ravetti e (sorpresa!) Sergio Chiamparino, il quale proprio allo Spiffero ha confidato che se a livello nazionale sosterrà Cuperlo, sul regionale “Rossi mi sembra la proposta migliore”. Lo stesso dicasi per i due sostenitori di Schlein nel parlamentino piemontese, Maurizio Marello e Mauro Salizzoni. Insomma, c’è quasi l’unanimità in attesa che anche Monica Canalis sciolga la sua riserva.

Ed è proprio la capacità dell’esponente novarese di andare a pescare fuori dal suo recinto a consolidarne la candidatura. Anche tra i sostenitori di Schlein c’è chi ha già assicurato il suo appoggio a Rossi come l’assessora ai Trasporti del Comune di Torino Chiara Foglietta, il vicepresidente della Città Metropolitana Jacopo Suppo e l’ex europarlamentare Daniele Viotti.

Il 27 gennaio scadono i termini per presentare le candidature e nonostante i moduli per la raccolta delle firme non saranno disponibili prima di lunedì 23 (!) lui ha già acceso la macchina congressuale attivando una chat di sostenitori per ogni provincia del Piemonte. Per candidarsi servono tra le 150 e le 500 firme su almeno quattro province oppure la sottoscrizione di 40 componenti dell’assemblea regionale. “Dico confrontiamoci, ma a partire dal fatto che la mia candidatura è in campo” conclude Rossi che ai suoi interlocutori chiede un atto di “coraggio e generosità”.

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