PALAZZO LASCARIS

Turismo, Valsesia "passi" al Vco
e nella Lega si scatena la bagarre

Un emendamento all'Omnibus in Regione trasferisce 22 Comuni sotto l'egida dell'Atl dei Laghi. L'iniziativa, dei consiglieri Preioni e Dago, fa imbufalire il sindaco di Novara Canelli che chiede a Molinari di intervenire. Anche l'assessore Poggio sul piede di guerra

Il sistema è più o meno sempre lo stesso. L’emendamento depositato a mo’ di blitz per modificare una legge con l’auspicio che i più non se ne accorgano. E così tra i provvedimenti dell’Omnibus, che tornerà in aula mercoledì e giovedì della prossima settimana dopo essere stato colpito dall'ostruzionismo delle minoranze, c’è anche il trasferimento della Valsesia nel Vco. Non si tratta certo di modificare la provincia d’appartenenza della valle vercellese, piuttosto l’ambito territoriale relativo al turismo. A firmare il testo sono i tre capigruppo di maggioranza, ma il regista, neanche a dirlo, è il leghista Alberto Preioni su sollecitazione di 22 Comuni che avrebbero chiesto di  traslocare, sostenuti nell'impresa dal consigliere regionale Angelo Dago. Oggi infatti sono due le agenzie pubbliche del turismo che operano nel Nord del Piemonte, una è la cosiddetta Atl dei Laghi, che raggruppa in sostanza la provincia del Verbano Cusio Ossola, l’altra è quella di Novara, Vercelli e Biella che grazie alle sue bellezze artistiche e del paesaggio si è meritata l’appellativo sprezzante di Atl delle zanzare. Se si sottrae anche la Valsesia e il circuito sciistico legato al Monterosa quel territorio risulterebbe profondamente svantaggiato e difficilmente “vendibile” ai turisti.  

La questione ha aperto una faglia nella Lega. Il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha iniziato a battere i pugni sul tavolo e interessato immediatamente il numero uno del Carroccio piemontese Riccardo Molinari ricevendo rassicurazioni sul fatto che l’emendamento sarebbe stato ritirato. A oggi, però, è ancora lì al suo posto. Il Vco già aveva vinto la sua battaglia quando nella riorganizzazione delle agenzie del turismo era riuscito a sganciarsi e rendersi autonomo da quella che avrebbe dovuto raggruppare tutte e quattro le province del quadrante settentrionale. Tra coloro che non hanno preso bene la notizia ci sarebbe anche l’assessore al Turismo Vittoria Poggio, anche lei leghista, che in una riunione avrebbe alzato addirittura la voce lamentando di non essere stata nemmeno avvisata. “Lo capite che ci perdo la faccia visto che state modificando la mia legge, appena approvata, e senza che neanche io ne sia stata messa a conoscenza” sarebbero state le parole con cui Poggio ha tentato di sventare il blitz.

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