CENTRODESTRA

Colpo al cuore della Lega.
A Novara FdI primo partito

Un consigliere comunale di Forza Italia molla Berlusconi e s'appresta ad aderire al gruppo dei meloniani che consolidano la loro supremazia numerica. E ipotecano la poltrona del sindaco Canelli. Nastri: "Nessuna campagna acquisti", tanto arrivano come mosche al miele

Lo ha comunicato questa mattina sulla chat di Forza Italia: Marco Gambacorta è uscito dal gruppo. Come Jack Frusciante, ma in versione novarese, il consigliere un tempo berlusconiano lascia gli azzurri e sembra intenzionato ad accasarsi in Fratelli d’Italia. La decisione non è ancora stata presa in modo definitivo, ma a Novara viene considerata imminente. Non è il primo e a quanto pare non sarà neanche l’ultimo amministratore che lascia il suo partito per aderire a quello dell’attuale premier, ma questo ennesimo cambio di casacca potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra i due principali azionisti del centrodestra nella città di San Gaudenzio.

Con l’arrivo di Gambacorta, infatti, i meloniani diventerebbero la prima forza in Consiglio comunale, superando la Lega, il partito del sindaco Alessandro Canelli. Sono otto ora i consiglieri di FdI nell'assemblea cittadina, così come i leghisti – che hanno da poco perso Francesca Ricca, migrata momentaneamente nel Misto dopo l’espulsione dal Carroccio di suo marito Paolo Tiramani, ex parlamentare e ras della Valsesia – cinque invece i componenti di Forza Novara mentre in Forza Italia resta solo il capogruppo Pietro Gagliardi.

Proprio il rapporto sempre più teso con il suo (ex) compagno di banco sarebbe alla base del brusco addio di Gambacorta. Incomprensioni e litigi via via più acuti hanno portato alla frattura definitiva nella quale, ancora una volta, è stato abile a inserirsi il senatore Gaetano Nastri, spalancando per lui le porte di FdI, anche se ci tiene a dichiarare che non ha fatto alcuna campagna acquisti. La verità è che Gambacorta è molto legato a Massimo Marcassa, ex sindaco di Oleggio, da poco entrato nello staff del senatore. Insomma, arrivano da soli come mosche attratte dal miele. Passerà qualche settimana di Purgatorio nel Misto – come Ricca – oppure Gambacorta salterà direttamente tra i Fratelli d’Italia? Cambia poco: seppure dovesse scegliere la prima opzione sarebbe solo questione di tempo l’approdo alla corte dei meloniani.

Un bar di famiglia molto conosciuto in città, la sorella magistrato a Torino, Gambacorta ha sempre mantenuto buoni rapporti anche al di fuori del suo partito. A questo punto l’egemonia della Lega in quella che era una delle città-roccaforte per il Carroccio piemontese rischia di venire meno con conseguenze inevitabili in vista delle regionali del prossimo anno ma anche delle amministrative: “Chi lo dice che il successore di Canelli sarà un leghista?”.

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