LA SACRA RUOTA

Stellantis, 500e in retromarcia. Mirafiori chiude per una settimana

Cala la domanda e quindi si rende necessario ridurre la produzione. I modelli Maserati ormai a fine vita non si vendono e pure la piccola elettrica di casa Fiat registra una flessione. La "forte preoccupazione" della Fim Cisl per i siti torinesi

Stop di una settimana a Mirafiori. “Le criticità emerse nella prima parte dell’estate si sono ripresentate alla riapertura. Vengono confermate le minori necessità produttive sui modelli Maserati, in parte per la minore richiesta del mercato di modelli ormai a fine vita. I numeri delle auto a motorizzazione endotermica a marchio Maserati sfiorano l’irrilevanza, mentre le versioni ibride non decollano e l’elettrico su piattaforma Folgore non è ancora in fase di produzione. La linea produttiva lavora per poco più di metà settimana su un turno unico”. Questo lo stato dello stabilimento torinese di Stellantis secondo la Fim Cisl. Anche sulla 500e sembra emergere l’esigenza di abbassare la produzione, “dagli annunci di ulteriore salita produttiva prima delle ferie all’ipotesi di una prima settimana di fermata a fine settembre che potrebbe quindi coinvolgere tutti i modelli prodotti a Torino”, spiega in una nota il sindacato.

“Ribadiamo la forte preoccupazione che rende ancora più urgente e necessario un confronto con l’azienda in merito alle prospettive future dei siti torinesi. La richiesta unitaria di incontro del 25 luglio scorso è ancora in attesa di risposta e di una convocazione” afferma Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Torino e Canavese. “Altra questione aperta legata alla Carrozzeria è quella della organizzazione del lavoro. Ergonomia e sicurezza devono tornare a essere la normalità. L’azienda deve garantire il rispetto di quanto previsto dalle normative e dal contratto. Non si possono inseguire risultati migliori a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori”, aggiunge Igor Albera, responsabile settore auto dell’organizzazione.

print_icon