TERZO POL(L)O

"Palla al centro" e congressi di Iv, Renzi reagisce al fallo della Bonetti

La due volte ministra lo molla per Calenda e spunta un video di un suo intervento alla Leopolda in cui prometteva lealtà assoluta allo statista di Rignano. "La gratitudine non esiste". E stila un bilancio dello sliding doors: più parlamentari e consiglieri regionali - VIDEO

La gratitudine non sarà la principale virtù della politica, ma certe giravolte sono talmente sfacciate da meritarsi la famosa locuzione “aver la faccia come il c…”.   Matteo Renzi nella sua odierna enews non cita Elena Bonetti, la due volte ministra che ha annunciato l’intenzione di dar vita ad un “ticket” con Carlo Calenda uscendo da Italia viva. Parlano per lui e, soprattutto per lei, un video di un intervento alla Leopolda in cui la fresca fuoriuscita sbrodola saliva all’indirizzo del leader a cui “siamo e saremo sempre leali”. Vabbè.

Renzi fa spallucce ma non risparmia una stilettata: “Stiamo finalmente facendo i congressi: non possiamo continuare a nominare ministri e deputati senza democrazia interna. Qualche amico che non condivide ha annunciato di lasciare Iv”. E aggiunge: “Non chiedo riconoscenza perché so benissimo che la gratitudine non è una categoria della politica, anzi chiedo il massimo rispetto per tutte e tutti quelli che se ne sono andati e se ne andranno e chiedo di accogliere con entusiasmo i nuovi arrivi. Dopo le politiche eravamo 14 parlamentari, ora siamo 15. Avevamo 10 consiglieri regionali, oggi sono 15. Abbiamo raddoppiato gli iscritti”.

Il braccio di ferro tra Azione e Italia Viva prosegue però inesorabile in vista delle Europee. Bonetti spiega di voler “rilanciare” il Terzo Polo il cui cammino si è interrotto ormai da tempo. E “il rilancio”, spiega, non consiste nel “delimitare uno spazio in cui raccogliere adesioni per le elezioni”, come “Il Centro” con il quale Renzi ha annunciato di volersi candidare, “ma nell’ attivare un processo per far incontrare idee e tradizioni diverse”. Nessuna confluenza però in altri partiti precisa: “Non entro in Azione, ma, in ticket con Calenda, con il quale già lavoravo alla federazione tra Italia Viva e Azione, collaboro per la nascita di un nuovo soggetto aggregativo più ampio”. In più, sottolinea, nel suo nuovo percorso politico riavrà come compagne di viaggio Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna “con le quali, nel governo Draghi”, ha “sperimentato un metodo che va ripreso”.

Chi invece smentisce pubblicamente di voler lasciare Iv per Azione è il deputato Luigi Marattin: “Sì rimango in Italia Viva. C’è una comunità politica in Iv, a cominciare dai 400 ragazzi che erano a Palermo alla scuola di formazione e i tanti militanti che sul territorio lavorano all’oscuro delle luci della ribalta, che non si rassegna al “meno siamo meglio è”. E che non ha paura d’iniziare un percorso nuovo e utile all’Italia, pur senza rinnegare nulla del nostro passato” spiega in un’intervista al Quotidiano nazionale. Ma Marattin dice anche basta ai partiti personali: “Io da tempo sono convinto che il futuro della politica italiana sia abbandonare la stagione dei partiti personali - inaugurata 30 anni fa con FI e divenuta gradualmente “dominante” - per tornare a forze politiche cui ci s’iscrive perché si crede in una visione di società, non solo in una persona. Poi non ho alcun imbarazzo a dire che la “persona” attorno a cui è fondata Iv è di gran lunga la migliore per fiuto e intelligenza politica”.

Renzi intanto annuncia che il 15 ottobre ci sarà il “congresso nazionale con election day come richiesto da alcuni dirigenti di Iv dopo l’assemblea di Napoli”. “Capisco le tensioni di alcuni amici ma dopo quattro anni un congresso democratico è doveroso e irrinunciabile. Dalla settimana dopo il congresso girerò per l’Italia anche grazie all’uscita del nuovo libro - che ho finito di scrivere in queste ore - e che si chiamerà Palla al Centro. Così raccontiamo per bene qual è l’idea di questo mitologico Centro” aggiunge Renzi.

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