PALAZZI ROMANI

Alla Camera il "salva Appendino" ma i Cinquestelle votano contro

Ordine del giorno di Costa (Azione) per "escludere responsabilità penali" degli amministratori pubblici a causa dell'inquinamento. L'ex sindaca è indagata a Torino con Fassino e Chiamparino. Il Pd si astiene ma l'atto passa coi voti del centrodestra

Un ordine del giorno a favore di Chiara Appendino. Il Movimento 5 stelle vota contro. “Prevale la loro indole forcaiola” ammette tra il divertito e lo sconsolato il deputato di Azione Enrico Costa dopo aver ottenuto il via libera dell’aula. Il documento impegna il Governo a “escludere la responsabilità penale (…) per gli amministratori locali di fronte a eventi connessi a fenomeni di inquinamento atmosferico o di cambiamento climatico di portata globale, non direttamente prevedibili ed evitabili (…) in modo da scongiurare interpretazioni giurisprudenziali creative”. Il riferimento, citato anche in narrativa, è l’inchiesta che vede coinvolti l’ex governatore del Piemonte Sergio Chiamparino e gli ex sindaci di Torino Chiara Appendino e Piero Fassino con l’accusa di non aver fatto abbastanza per contrastare l’inquinamento nella propria città. I tre devono rispondere di “inquinamento ambientale colposo”. Una indagine controversa, nata dall’esposto di un’associazione ambientalista, che la Procura di Torino ha portato avanti fino alla solita sventagliata di avvisi di garanzia.

L’ordine del giorno di Costa ha creato un certo scompiglio sia tra i banchi della maggioranza sia tra quelli dell’opposizione. Il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava si è presentata con il parere negativo del Governo, ma dopo l’intervento di Costa, Forza Italia annuncia il suo voto favorevole. Si avvia un dibattito anche nel gruppo della Lega e di Fratelli d’Italia finché Gava modifica il suo parere, rimettendosi alla volontà dell’aula, evitando così il rischio di finire sotto. D’accordo anche i centristi, gli unici a votare contro sono stati i grillini con il deputato Nino Iaria che ha accusato Costa di aver presentato un ordine del giorno “strumentale”, questioni formali sono state addotte invece da Federico Fornaro (Pd) per spiegare l’astensione del gruppo dem. Scontata la posizione contro di Angelo Bonelli dei Verdi.

L’odg non è vincolante ma certo rappresenta un atto politico importante, soprattutto perché la maggioranza ha di fatto capovolto il parere dell’esecutivo approvandone il testo. “Mi aspetto un confronto con il Governo per capire come dare attuazione a questo atto di principio” conclude Costa. 

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