Allasia, vera libertà è riconoscere i limiti

"Non può continuare a passare il messaggio che si è liberi di fare qualsiasi cosa passi in testa. La vera libertà è quella di essere consapevoli che ci sono azioni che non si possono e devono compiere, nel rispetto delle libertà di chi ci sta accanto". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, esponente leghista, dopo i disordini l'altra settimana al campus universitario Einaudi e ieri alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino. Nel mirino, le polemiche da parte di chi ha denunciato "un uso spropositato della forza da parte degli agenti di polizia". Per Allasia la sinergia tra famiglie, agenzie educative e istituzioni "è messa a repentaglio da comportamenti e messaggi ondivaghi ed incoerenti". Come quello di "una docente che condannava apertamente l'azione delle forze dell'ordine, chiedendosi come mai erano sempre presenti in occasione a tutela dell'azione di volantinaggio del Fuan", ma senza chiedersi "perché alcuni studenti sono costretti a chiamare la polizia per manifestare le proprie idee". O come "la presunzione di poter fare quello che si vuole fregandosene delle regole e delle leggi per poi lamentarsi dell'intervento delle forze dell'ordine che quelle regole sono chiamati a farle rispettare", nel caso dei manifestanti No Tav che volevano salire sul treno per Venaus senza biglietto. "Gli uomini e le donne in divisa - rimarca Allasia - sono solo costretti a difendersi da insulti e violenze, per garantire il rispetto delle regole e la nostra sicurezza. A tutti loro va la mia più grande solidarietà".

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