VERSO IL 2024

"Manderemo a casa Cirio", il Pd sogna la remuntada. E ora Gribaudo ha fretta

Tra proposte e scongiuri di rito i dem presentano i temi che metteranno sul tavolo con gli alleati. A partire dall'incontro del 4 gennaio con i 5 Stelle. Sanità, politiche sociali, ambiente, trasporto pubblico. Piccolo dettaglio: mancano ancora coalizione e candidato

È già importante crederci. “Con le proposte del Pd nel 2024 i piemontesi possono cambiare. Si parte da qui per costruire con le altre forze politiche, dai Cinque stelle ad Azione e Italia Viva, un’alternativa a Cirio. La sfida elettorale è tutta da giocare e molto dipende da noi”. Con un’iniezione di ottimismo della volontà i dem salutano l’arrivo del nuovo anno che porterà le urne per il rinnovo del governo regionale ancora senza il nome dello sfidante ma con tante buone intenzioni.

“Vogliamo lanciare con forza sei allarmi ai cittadini piemontesi fondati sulle scelte sbagliate del centrodestra in questi anni – spiega Raffaele Gallo, capogruppo a Palazzo Lascaris – sei allarmi che non trovano risposta neanche nelle scelte del Governo Meloni che, anzi, aggrava con l’ultima legge di bilancio la situazione del Piemonte”. Li snocciola alla presenza dei compagni di scranno, dei parlamentari Mauro Berruto e Anna Rossomando ma soprattutto dei due potenziali candidati: il vicepresidente dell’Aula Daniele Valle e la deputata di Borgo San Dalmazzo Chiara Gribaudo. La vicepresidente nazionale del partito dopo aver nei mesi scorsi frenato, stoppando il percorso avviato dal gruppo dirigente regionale e mandando a monte l'ipotesi delle primarie ora ha fretta: “Entro gennaio bisogna scegliere il candidato o la candidata del centrosinistra per le prossime Regionali in Piemonte. I prossimi appuntamenti elettorali sono imminenti quindi bisogna fare in fretta e non perdere tempo”. Alla buonora, verrebbe da dire.

“La sanità va sempre peggio – afferma Gallo – si susseguono le proteste dei sindacati e in cinque anni non è stata trovata una soluzione per la rete territoriale e per abbattere le liste d’attesa, se non quella di una continua e costante spinta verso la privatizzazione ora anche nei pronto soccorso e Tortona ne è l'esempio. E proprio i pronto soccorso sono in emergenza in queste settimane per i casi di influenza a causa di una mancata organizzazione. Noi vogliamo una sanità pubblica che funzioni e dia risposta ai cittadini e lotteremo sempre per garantirla”. Altro allert riguarda le politiche sociali. “Nessuna risorsa aggiuntiva per sostenere le famiglie, in particolare sul voucher scuola e incomincia a scricchiolare la copertura al 100 per cento del diritto allo studio, elemento fondamentale anche per Torino città universitaria. Per noi sarà sempre la priorità e con noi ci sarà la copertura al 100 del voucher scolastico. Per quanto riguarda gli anziani e le Rsa, abbiamo assistito a scelte sbagliate, inoltre servono più risorse”. Secondo il Pd del Piemonte poi “mancano risorse per il trasporto pubblico locale su gomma per coprire i fabbisogni dei prossimi anni. Così si rischia di vedere ridotti i servizi ai cittadini. Noi vogliamo potenziarli”. Per quanto riguarda i nuovi ospedali “abbiamo assistito a una serie di slogan – attacca Gallo – ma, al momento non c’è nulla di concreto e tutto è fermo. Infine, il problema del consumo di suolo. “Il Piemonte su tutti questi temi è in allarme rosso a causa degli errori del centro destra e della Giunta Cirio. Il 2023 si chiude senza risposte con problemi enormi e si apre un 2024 elettorale nel quale i cittadini potranno scegliere di cambiare”.

Sei “battaglie” che rappresentano altrettante priorità su cui costruire un programma “per costruire il Piemonte di domani” conclude Gallo. Temi che il Pd metterà sul tavolo dei potenziali alleati, partendo dall’incontro con il M5s in agenda il prossimo 4 gennaio. “Abbiamo bisogno di costruire un’alleanza politica”, sottolinea Gallo delineando un perimetro piuttosto vasto, “dai 5 stelle ad Azione e Italia Viva”. Per i dem nulla è scontato, da qui a giugno tutto è possibile, compresa quella “remuntada” contro un centrodestra ad oggi vincente.

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