LA SACRA FAMIGLIA

Da Giorgetti a Mattarella, missione romana di Elkann

Mentre infuria la bufera su Stellantis il rampollo degli Agnelli indossa l'abito diplomatico e fa un giro per i palazzi del potere. Incontri in agenda da tempo, fanno sapere dal suo entourage. Ma con quello che sta capitando assumono ben altro rilievo: schiaffo a Meloni?

Mentre infuria la bufera su Stellantis, John Elkann veste gli abiti della diplomazia. Il rampollo di casa Agnelli oggi ha fatto visita ai palazzi del potere romano. Una serie di incontri istituzionali: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi e il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Gli incontri, programmati da tempo, hanno offerto l’occasione per fare il punto sulle attività italiane del gruppo. Elkann ha ribadito l’impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse oggetto del tavolo al Mimit.

Certo, non può sfuggire che a quel tavolo siede non Giorgetti ma il collega sovranista Adolfo Urso e che è lui, in totale condivisione con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a menare le danze. La premier, del resto, ha riservato a Stellandis e alla sua proprietà recentissime bordate, persinoo durante la missione in Giappone. I rapporti tra Palazzo Chigi e i vertici della Real Casa Agnelli-Elkann sono ai minimi termini, e non è un caso che dal suo insediamentom Meloni non abbia mai trovato l’occasione per incontrare Jaki (come fecero invece i suoi predecessori, ultimo Mario Draghi). Come leggere dunque il tour odierno? Uno sgarbo? Chissà. Sicuramente non un segnale di distensione.

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