GIUSTIZIA

Inquilini morosi alle case popolari, chiamati a "pagare" i dirigenti Atc

Oltre quarant'anni di affitti non riscossi. La Corte dei Conti chiama 11 ex amministratori dell'Agenzia del Piemonte centrale a rispondere del danno erariale da 17 milioni. "Comportamenti gravemente negligenti, da concorrere a causarne la prescrizione"

La Procura della Corte dei conti per il Piemonte ha citato in giudizio 11 ex dirigenti dell’Atc, l’Agenzia Territoriale della Casa del Piemonte Centrale per un’ipotesi di danno erariale da 17 milioni di euro connesso alla mancata riscossione di canoni di locazione relativi ad abitazioni di edilizia pubblica economica e popolare. L’ipotesi accusatoria, nata dall’inchiesta “Domus gratuita” della Guardia di finanza di Torino, riguarda oltre quarant’anni di gestione amministrativa dell’ente e, in particolare, 11 mila contratti di inquilini di abitazioni di edilizia pubblica economica e popolare, riferibili a oltre 32 milioni di euro crediti pluriennali vantati dall’ente ed estinti per intervenuta prescrizione, della quale però non veniva data evidenza nei bilanci. I crediti sono stati poi cancellati dal bilancio dell’Atc Piemonte Centrale con delibera del relativo Consiglio di amministrazione del mese di ottobre 2018.

Agli ex dirigenti pubblici oggi citati in giudizio (Luigi Brossa, Salvatore Bruzzese, Marco Buronzo, Piero Giovanni Cornaglia, Vittorio Ferrero, Maria Gianna Guelpa, Rosanna Fontana, Aldo Pagliasso, Gianluca Periotto, Angelo Ventura e Silvio Virando) viene attribuita la responsabilità erariale per la mancata riscossione di somme pari a circa 17 milioni di euro complessivi, poiché, secondo le indagini, avrebbero infatti tenuto comportamenti gravemente negligenti, tali da concorrere a causarne la prescrizione. Le argomentazioni fondanti l’atto di citazione, così come gli elementi che saranno prodotti a propria discolpa dai convenuti, saranno ora sottoposti al vaglio della Sezione Giurisdizionale per la Regione Piemonte della Corte dei conti.

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