FINANZA & POTERI

Fondazioni, la carica dei prof

Sul tavolo del rettore Geuna ci sono i nomi dell'Università di Torino. La giurista Poggi dopo aver fatto dannare l'anima a Profumo passa in Crt, mentre in Compagnia di San Paolo arriva il primario Ghigo, a lungo direttore della Scuola di Medicina

Per un professore del Politecnico, Marco Gilli, che si appresta a sedere sulla poltrona più importante della Compagnia di San Paolo, altri due – espressione dell’Università – approderanno nel board delle due fondazioni bancarie di Torino. Il dado è ormai tratto in via Verdi, dove il rettore dell’ateneo Stefano Geuna avrebbe individuato i suoi rappresentanti.

Nella terna per la Fondazione Crt, la candidata “forte” è la giurista Anna Maria Poggi, già in corsa per la direzione del dipartimento di Giurisprudenza. Si dice che lei preferisse un ritorno in Compagnia, dov’è stata componente del Comitato di gestione tra il 2016 e il 2019, ma su quella strada il Magnifico avrebbe trovato delle resistenze. Chissà, forse il rapporto “dialettico” che aveva instaurato con l’allora presidente Francesco Profumo l’ha penalizzata, fatto sta che dovrebbe essere dirottata sulla Crt, con gran scorno di Michele Rosboch, consigliere uscente che forse s’aspettava una conferma. Ora, però, è tra coloro che dovranno provvedere alla cooptazione di uno dei tre nomi che gli enti presentano, Università compresa. Un processo bizantino che talvolta ha riservato delle sorprese come sa bene l’ex pm Antonio Rinaudo, indicato nella terna del Consiglio regionale e impallinato davanti al portone di via XX Settembre, quando gli fu preferita l’allora presidente della Fondazione per l’architettura Alessandra Siviero, espressione della minoranza di centrosinistra.

Per quanto riguarda la Compagnia di San Paolo, invece, Geuna è orientato su Ezio Ghigo, primario di Endocrinologia alle Molinette ed ex direttore della Scuola di Medicina dell’Università. Con queste due nomine il rettore accontenta i due principali dipartimenti che hanno sostenuto la sua elezione a capo dell’ateneo, saldando quell’asse che tra pochi mesi dovrebbe esprimere anche il suo successore.

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