LAVORO & SICUREZZA

Incidenti sul lavoro, "le norme ci sono e bastano, ma vanno applicate"

Non servono nuove leggi o introdurre altri reati, per il procuratore aggiunto Pacileo serve "più cultura della sicurezza sul lavoro" e soprattutto vanno applicate le misure esistenti. Il nodo dei controlli: manca il personale

“Ogni giorno riceviamo mediamente dalle tre alle cinque notizie di reato su violazioni antinfortunistiche. Questo la dice lunga sul fatto che c’è una diffusa violazione delle regole di base per garantire la sicurezza. A fronte di questa situazione la risposta che si potrebbe dare non è introdurre nuove norme, che ci sono, ma che vengano applicate. Dobbiamo fare tutti cultura della sicurezza”. A lanciare l’appello durante la presentazione del progetto “Uscite di sicurezza”, è il procuratore aggiunto del Tribunale di Torino e coordinatore del settore tutele del lavoro, salute e consumatori, Vincenzo Pacileo.

Secondo il magistrato, il mancato rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro dipende, in alcuni casi, “dalla volontà di risparmiare, ma, ed è ancora più preoccupante – spiega Pacileo –, ci sono anche sacche di ignoranza delle regole, che non sono applicate perché non sufficientemente conosciute. Manca una sensibilità culturale, bisogna capire la necessità assoluta del rispetto delle regole di sicurezza, perché, seppur non sia un rischio eliminabile del tutto, di norma i casi che succedono erano a monte prevenibili”.

Quanto alla normativa, sia di prevenzione che sanzionatoria, ritiene sia sufficiente. “Le norme che ci sono bastano – afferma il magistrato torinese –, bisogna che siano applicate, da tutti, dai datori di lavoro e dai lavoratori, che per primi dovrebbero rifiutarsi di lavorare se non ci sono le condizioni di sicurezza”. A questo si aggiunge il tema dei controlli. “Gli organi di controllo fanno il loro dovere ma è ancora poco rispetto alle necessità, anche per mancanza di personale” conclude.

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