VERSO IL VOTO

Campo largo, stretta in Basilicata. Da sciogliere il nodo Piemonte

Dopo aver incontrato Conte e Schlein a Roma, Chiorazzo vicino al passo indietro. Lui tergiversa. Verso una candidatura di mediazione, gradita al re delle coop bianche. Uno schema che potrebbe favorire la ripresa del dialogo anche a Torino. Magari su un nome civico

Colpo di scena sul fil di lana. Angelo Chiorazzo, in corsa come candidato presidente della Basilicata, è prossimo a ritirarsi. La decisione è arrivata dopo gli incontri a Roma con il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che ha ricevuto il “re delle coop bianche” nella sua abitazione, e con la segretaria del Pd Elly Schlein al Nazareno. Il nome di Chiorazzo era stato indicato da “Basilicata casa comune” e sostenuto dal Pd lucano, in particolare dall’ex ministro Roberto Speranza, ma ha trovato la contrarietà dei 5 Stelle. Stando a quanto filtra da fonti parlamentari, l’ipotesi sul tavolo sarebbe quella “di convergere su un’altra candidatura che abbia anche il placet dello stesso Chiorazzo” per non spaccare la coalizione. Le ipotesi sono due: Lorenzo Bochicchio, ex direttore dell’Asl di Potenza, e Piero Marrese, presidente dem della Provincia di Matera. Chiorazzo cerca di resistere ancora e dichiara di restare comunque in campo ma “allo stesso tempo sto facendo tutto il possibile, continuando il confronto già avviato con tutte le forze politiche, per rendere più forte il campo dell’alternativa”. Si attende, insomma, l’ufficialità ma il dado è tratto.

A questo punto con il via libera al campo largo in Basilicata, a poche ore dalle urne in Abruzzo (dove le opposizioni presentano un campo addirittura extra large), resta nel pantano solo il Piemonte. Potrà essere l’unica regione in cui Pd e M5s vanno separati al voto? Possibile, soprattutto in virtù del fatto che a differenza della Basilica dove sono alte le possibilità di vittoria, contro Alberto Cirio le chance sono – almeno sulla carta – risicate. Ma non è detto che nelle prossime ore, ben prima del 16 marzo, giorno in cui è convocata l’assemblea del Pd piemontese, l’asse giallorosso possa riprendere vigore, magari attorno a una candidatura civica.

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