FAIR PLAY

Cirio in modalità "cascamorto", dopo Pentenero tocca a Disabato

Smessi i panni dell'opossum il governatore prova a convincere la candidata 5 Stelle alle regionali a restare per l’inaugurazione della Casa del made in Italy di Torino con il ministro Urso. La grillina non ci casca, gli stringe la mano e raggiunge i sindacati in piazza

Non si erano più incrociati da quando entrambi hanno ricevuto l’incoronazione a candidati presidente. Alberto Cirio e Sarah Disabato sono stati avvistati questa mattina davanti alle Poste di via Alfieri, dove il governatore del Piemonte era in attesa del ministro delle Imprese Adolfo Urso per inaugurare la casa del Made in Italy. Lei, l’alfiere del Movimento 5 stelle, che in questi cinque anni, non ne ha risparmiate al presidente. A partire dalle sue tante assenze in Consiglio regionale che l’hanno portato a essere addirittura canzonato dai Cinquestelle con un cartonato del suo volto “tanto per far sì che almeno fosse presente all’ultima seduta”.

Il governatore ha sfoderato le sue usuali arti di seduttore (politico), così come gli era già capitato di fare con Gianna Pentenero all’indomani della sua designazione alla guida del centrosinistra. “C’è rispetto”, ha detto Cirio a Disabato, che gli ha risposto: “E c’è tanto da fare per il Piemonte”. Il governatore l’ha invitata a rimanere, ma dopo una stretta di mano Disabato ha pensato che era meglio pensare alla sua campagna elettorale e ha raggiunto i sindacati in piazza San Carlo.

print_icon