VERSO IL VOTO

Costa, Azione di forza per Cirio.
"E Italia Viva dovrebbe seguirci"

Pur senza simbolo il partito di Calenda (che tace) schiera i suoi candidati nella lista civica del governatore. L'ex ministro: "Mi assumo la responsabilità di una decisione condivisa. Non un'alleanza, ma un sostegno al presidente". Il messaggio ai renziani

Insieme. E non solo questo pomeriggio a Cuneo, per l’inaugurazione della sede elettorale dell’ex sindaco di Busca, Marco Gallo, candidato nella lista civica. L’immagine di Enrico Costa e Alberto Cirio, amici da una vita e altrettanto vicini politicamente, è in questo caso il sigillo a quanto si sa da tempo, ovvero lo schierarsi di Azione in Piemonte a sostegno del governatore uscente.

Dunque, onorevole Costa, finalmente si può dire che Azione sta con Cirio.
“Io mi assumo la responsabilità di sostenere Marco Gallo che è candidato nella lista civica di Cirio”.

Lei è un liberale fino al midollo, non provi a fare il democristiano: intanto non le crederebbe nessuno e le riesce pure male. 
“Io sono il commissario piemontese e mi assumo questa responsabilità di portare il sostegno ad Alberto Cirio”.

Così è già più chiaro. Cirio è un suo amico di lunga data, ma in politica non basta. Perché appoggiare lui?
“Perché Cirio ha dato la possibilità a nostri esponenti di candidarsi in una lista che ha precisi riferimenti liberali e moderati e lo facciamo in una chiave che non è quella dell’alleanza con le altre forze politiche, tant’è che non ci sarà il simbolo di Azione. È un rapporto diretto col presidente con cui c’è, è vero, una profonda amicizia ultratrentennale”.

Un giudizio positivo anche sui cinque anni del suo governo, si suppone. È così? 
“C’è un giudizio sulla persona, sul suo equilibrio. Alberto si è dimostrato aperto alla collaborazione istituzionale, magari facendo storcere il naso a qualcuno della sua coalizione per il rapporto con il sindaco di Torino, peraltro giustamente rivendicato. È un presidente attento ai diritti della persona, presente sul territorio, non chiuso nel suo grattacielo, che fa sentire le province al pari di Torino”.

Una lista con forti potenzialità, quella civica?
“Sono convinto che sulla lista Cirio convergeranno elettori di centrodestra e di centrosinistra”.

E l’avversaria, Gianna Pentenero?
“La conosco da molti anni, è un’ottima persona. Ma il Pd ha corso dietro i Cinquestelle che adesso vediamo come lo stanno trattando. I dem sono stati presi a ceffoni dal partito di Giuseppe Conte pur continuando a corteggiarlo”.

Carlo Calenda ha detto che si occupa delle europee, un modo per non intervenire sul Piemonte?
“Questo deve chiederlo a Calenda, io sono abituato a assumermi le mie responsabilità e oggi è quella di esprimere il pensiero che ho maturato. So benissimo che in Azione c’è chi non condivide questo percorso”.

Secondo lei anche Italia Viva dovrebbe seguire la sua strada, schierandosi con l’attuale presidente della Regione?
“Io penso che sarebbe naturale anche per una forza come Italia Viva scegliere Cirio. Vedo molti loro esponenti in difficoltà rispetto a un percorso col Pd. Poi non voglio dare lezioni né consigli in casa d’altri. Anche da parte di Cirio credo ci siano ampi spazi di dialogo con Italia Viva”.

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