VERSO IL VOTO

Il Pd rimanda in campo Salizzoni

La pantomima continua. Prima lo escludono poi lo richiamano in servizio. Così un luminare diventa oggetto della continua faida tra area Schlein e Bonaccini. Anche Giustetto s'appresta a scendere in campo. È la riserva dei camici bianchi

Il tira e molla prosegue. Dopo averlo escluso dalla lista per le regionali, ora il Pd chiede formalmente a Mauro Salizzoni di correre sotto le proprie insegne. E lui è pronto a dire di sì. Così uno stimato medico, luminare dei trapianti di fegato a Torino, diventa l’oggetto di una faida tra l’ala sinistra del partito e quella, si fa per dire, riformista. Tra chi sta con Elly Schlein e chi con Stefano Bonaccini. Chi in Piemonte sosteneva Chiara Gribaudo e chi Daniele Valle. In mezzo alla contesa il povero Salizzoni che dopo aver annunciato due volte il suo “addio alla politica” si presta di nuovo a questa messinscena. A tenere in vita a suon di preferenze (ne aveva prese oltre 18mila cinque anni fa) un partito agonizzante, come faceva coi suoi pazienti. È stato il segretario del Pd piemontese Mimmo Rossi ad annunciare con una nota la decisione di chiedere formalmente a Salizzoni la “disponibilità di correre da capolista”, iniziativa anticipata da una telefonata tra la numero uno del Nazareno e il chirurgo. Oltre a lui sta valutando una candidatura anche il presidente dell’Ordine dei medici Guido Giustetto, un altro che era in corsa per guidare la coalizione contro Alberto Cirio e ora pare accontentarsi di un posticino in lista. Due profili che rafforzano la corrente di Elly Schlein e soprattutto mettono al sicuro la candidatura di Nadia Conticelli che ora potrà contare su un traino importante.  

In campo anche il giovane Anass Hanafi, 29 anni, nato e cresciuto a Torino da genitori del Marocco, una laurea da prendere in Giurisprudenza e una militanza nei Giovani democratici, che a settembre ha ottenuto dal Dipartimento di Stato degli Usa il premio Ivlp Alumni Award per i suoi progetti e per l’aiuto offerto ai rifugiati afgani e ucraini. È uno dei nomi che la candidata presidente Gianna Pentenero ha sondato tra giovani e comunità straniere. Ci starebbe pensando. Il posto non manca anche perché si starebbe profilando qualche ritiro: la prima è Anna Maria Barbero, segretaria del circolo di San Mauro, che avrebbe dovuto correre in ticket con Raffaele Gallo e che dopo lo scandalo ha fatto sapere di volersi defilare.  

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