Il Pd rimanda in campo Salizzoni
21:39 Venerdì 12 Aprile 2024La pantomima continua. Prima lo escludono poi lo richiamano in servizio. Così un luminare diventa oggetto della continua faida tra area Schlein e Bonaccini. Anche Giustetto s'appresta a scendere in campo. È la riserva dei camici bianchi
Il tira e molla prosegue. Dopo averlo escluso dalla lista per le regionali, ora il Pd chiede formalmente a Mauro Salizzoni di correre sotto le proprie insegne. E lui è pronto a dire di sì. Così uno stimato medico, luminare dei trapianti di fegato a Torino, diventa l’oggetto di una faida tra l’ala sinistra del partito e quella, si fa per dire, riformista. Tra chi sta con Elly Schlein e chi con Stefano Bonaccini. Chi in Piemonte sosteneva Chiara Gribaudo e chi Daniele Valle. In mezzo alla contesa il povero Salizzoni che dopo aver annunciato due volte il suo “addio alla politica” si presta di nuovo a questa messinscena. A tenere in vita a suon di preferenze (ne aveva prese oltre 18mila cinque anni fa) un partito agonizzante, come faceva coi suoi pazienti. È stato il segretario del Pd piemontese Mimmo Rossi ad annunciare con una nota la decisione di chiedere formalmente a Salizzoni la “disponibilità di correre da capolista”, iniziativa anticipata da una telefonata tra la numero uno del Nazareno e il chirurgo. Oltre a lui sta valutando una candidatura anche il presidente dell’Ordine dei medici Guido Giustetto, un altro che era in corsa per guidare la coalizione contro Alberto Cirio e ora pare accontentarsi di un posticino in lista. Due profili che rafforzano la corrente di Elly Schlein e soprattutto mettono al sicuro la candidatura di Nadia Conticelli che ora potrà contare su un traino importante.
In campo anche il giovane Anass Hanafi, 29 anni, nato e cresciuto a Torino da genitori del Marocco, una laurea da prendere in Giurisprudenza e una militanza nei Giovani democratici, che a settembre ha ottenuto dal Dipartimento di Stato degli Usa il premio Ivlp Alumni Award per i suoi progetti e per l’aiuto offerto ai rifugiati afgani e ucraini. È uno dei nomi che la candidata presidente Gianna Pentenero ha sondato tra giovani e comunità straniere. Ci starebbe pensando. Il posto non manca anche perché si starebbe profilando qualche ritiro: la prima è Anna Maria Barbero, segretaria del circolo di San Mauro, che avrebbe dovuto correre in ticket con Raffaele Gallo e che dopo lo scandalo ha fatto sapere di volersi defilare.