VERSO IL VOTO

"Con Giorgia" e i suoi Fratelli. Meloni d'Italia e d'Europa

Non ha ancora detto se si candiderà, per ora invade le città con la sua faccia. Secondo i sondaggisti, con lei in lista FdI guadagna qualche punto percentuale. Ma soprattutto condizionerà alleati e avversari. Le manovre per il rinnovo della Commissione Ue

“Con Giorgia” scritto in grassetto, e sotto “l’Italia cambia l’Europa”, tutto in stampatello. È lo slogan sui primi manifesti elettorali di Fratelli d’Italia in vista delle Europee, comparsi oggi a Milano e che via via invaderanno le principali città. Si tratta di banner verticali appesi ai pali dei lampioni, con in primo piano il volto della leader e presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con alle spalle una bandiera tricolore.  Manca poco meno di due mesi alle urne dell’8 e il 9 giugno e, nonostante non abbia ancora sciolto la riserva sulla sua candidatura per Bruxelles, la premier dà il via in grande stile alla campagna elettorale. Una scelta che inevitabilmente condizionerà alleati e avversari: per Forza Italia potrebbe essere “costretto” a misurarsi Antonio Tajani, così come Elly Schlein non potrà sottarsi alla sfida. La competizione è regolata da un sistema proporzionale e la presenza di Meloni alla guida della lista. A detta dei sondaggisti, “peserebbe” qualche punto percentuale, utile a portare FdI oltre il 26% incassato alle politiche del 2022 e riaffermare il primato nella coalizione di centrodestra e di prima forza politica del Paese.

È chiaro che “Giorgia”, nella sua comunicazione personale e poco istituzionale, punti a colpire il sentiment dell’elettorato, capitalizzando un consenso che non la porterà certo a sedersi sullo scranno del parlamento europeo quanto piuttosto per poter giocare la partita del rinnovo delle cariche in Ue da protagonista. Una manovra che la vede impegnata in tanti equilibrismi, stretta tra la necessità di evitare troppe frizioni all’interno della coalizione di governo, quella di tenere il più possibile unita la famiglia europea di riferimento (il partito dei Conservatori di Ecr da lei presieduto) e nello stesso tempo di non precludersi lo spazio per alleanze.

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