GRANA PADANA

"Alla Lega serve un nuovo leader". Bossi fa la festa a Salvini

Il Senatur celebra i 40 anni di un partito che non è più quello che ha fondato. "Bisogna andare nella direzione dell'autonomia e rimettere al centro la questione settentrionale" (e "chiama" Giorgetti). La difesa del Capitano tocca al giannizzero Crippa

“Non mi pare che Matteo Salvini abbia mostrato attenzione per la questione settentrionale, ma serve andare in quella direzione. Servirebbe qualcuno che abbracci la questione e la porti avanti con determinazione”. Umberto Bossi risponde così alle domande dei cronisti, in un breve incontro nel giardino della sua villetta, a Gemonio, in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione della Lega. A chi gli chiede se potrebbe trattarsi di Giancarlo Giorgetti, risponde sorridendo: “Non voglio dire Giorgetti per non massacrarlo”. Quindi aggiunge: “L’ho sentito ieri sera, oggi è in Lussemburgo, tornerà stasera”. Quanto a Salvini, dice: “Lui non l’ho sentito. Devo dire la verità – aggiunge – mi aspettavo che senza dire niente comparisse”. Ma evidentemente non è successo. La memoria delvecchio capo è andata indietro alle tante battaglie, al rito alla fonte del Po, ai sogni e alle realizzazioni.

Il Senatur aveva inviato un messaggio a Roberto Castelli, che stava aprendo i festeggiamenti nella piazza della chiesa, invitandolo a portare a casa sua i militanti intervenuti alla giornata, per un saluto e una fetta di torta. Subito il gruppo, capitanato da Castelli e dall’ex segretario della Lega Nord, Paolo Grimoldi, si è incamminato lungo la piccola stradina che collega la chiesa al villino di Bossi. Quindi sono stati bloccati all’ingresso. “Giornalisti fuori, entrerete per ultimi”, ha annunciato uno dei militanti che si è prestato a fare servizio d’ordine alla porta. E poco dopo è arrivato uno dei figli di Umberto, Renzo, per accogliere personalmente i militanti, che sono stati divisi in piccoli gruppi e fatti entrare in modo contingentato. Malgrado il caldo e il sole alcuni hanno deciso di attendere pazientemente il loro turno davanti al cancelletto, altri hanno desistito.

“Ringrazio tutti voi che siete qui rivolgendo subito un pensiero Padania libera!”, ha esordito l’ex ministro Castelli. “Non devo spiegarvi perché siamo qui oggi; qui ci sono coloro i quali non hanno mai dimenticato il nostro grande capo, che sono sempre stati vicini a lui e che oggi vogliono rendere omaggio a colui che ha trasformato le nostre coscienze e i nostri cuori, oltre che l’Italia”.

“Oggi sono molto contento, ho visto tanta gente che non vedevo da anni, è la Lega di 40 anni fa”, ha detto Bossi ai militanti. “Salvini ha preso la sua strada – ha proseguito – ciascuno prende la sua strada, ci vuole un po’ di testa. La Lega di allora era radicata nella base popolare, in consiglio a Varese si parlava in dialetto. Se le radici sono forti, è difficile che si fermino. Sicuramente abbiamo fatto un grande sforzo, era un mondo diverso, c’era necessità di nuovo e chiunque avesse intuito politico l’avrebbe capito. Lì siamo nati noi. Oggi serve un’altra spallata per cambiare le cose, la Lega deve essere uno sprone”, ha aggiunto. “Penso che la Lega se funziona da stimolo per cambiamenti importanti è unica, se invece non stimola cambiamenti importanti serve a poco”. Cosa serve allora? “Non parlerei di spallata, parlerei di necessità di un programma che la gente approva. Se la base non approva il programma che fai, sono programmi inutili, perché non vai da nessuna parte. Prima o dopo tutto finisce, diventa una bolla di sapone”, ha affermato Bossi, che poi ha aggiunto: “Secondo me tra i molti messi fuori dalla Lega c’è qualcuno che potrebbe essere capace di portarla in quella direzione lì”.

“Faremo le valutazioni quando ci sarà il congresso: io esplicito il mio voto, se si candida Salvini io voto Salvini. Perché secondo me senza Salvini, in questo momento, non esisterebbe più la Lega”, dichiara il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, interpellato sulle parole di Bossi. “Bossi ha creato la Lega, Maroni l'ha salvata e Salvini l'ha rilanciata – ha aggiunto il giannizzero del Capitano –. Siamo arrivati al 35% con Salvini e tra poche settimane si approva l’Autonomia. Quello che ha fatto Salvini rimarrà nella storia della politica e della Lega”.

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