Urso, "cambio nome Alfa è un segnale di piena collaborazione"

La decisione di Stellantis di cambiare nome alla nuova Alfa Romeo Milano in Junior "credo che sia un segnale di piena collaborazione tra l'azienda e l'Italia". Risponde così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, a margine dell'inaugurazione del Salone del Mobile a Milano, a chi gli chiedeva se il cambio di nome dopo la polemica con l'esecutivo rappresentasse, o meno, una 'vittoria'. "Perché - ha continuato Urso - la tutela del lavoro e della produzione non é un obiettivo del governo, ma dell'Italia, del nostro Paese". "Siamo assolutamente convinti che si possano produrre auto belle e appetibili sul mercato globale come da tradizione del nostro Paese così come 20 anni fa eravamo assolutamente convinti che l'Italia potesse produrre alimentazione, abbigliamento e arredamento e diventare luogo dell'eccellenza della qualità nel mondo quando gli altri ritenevano che queste cose andassero fatte tutte in altri continenti dove si potevano fare meglio gli affari, magari con il lavoro minorile e senza rispetto per gli standard ambientali e sociali che noi abbiamo voluto nel nostro continente", ha sottolineato Urso ribadendo che "siamo convintamente impegnati a tutelare il lavoro , la produzione, il prodotto e l'impresa in Italia". A chi gli chiedeva un commento sull'accordo tra il gruppo Stellantis e i sindacati per le uscite volontarie e su come tutelare il lavoro, Urso ha risposto "Attraverso una politica industriale come quella che stiamo realizzando nel nostro Paese, assolutamente necessaria per fare auto, elettrodomestici, siderurgia". Sempre sul dossier automobilistico, Urso ha ribadito che "ci avevano detto 20-30 anni fa che non si potevano più produrre alimenti, prodotti dell'abbigliamento, mobili e arredo nel nostro Paese, nel nostro Continente. Questi di questa vulgata sono gli stessi che ci dicono che non si può più produrre auto. Smentiremo questa narrazione".

print_icon