Pentenero presenta codice etico "per una politica responsabile"

Gianna Pentenero, candidata del centrosinistra alla presidenza del Piemonte, ha illustrato oggi alle forze che sostengono la sua candidatura un codice etico che i candidati della coalizione saranno invitati a sottoscrivere nel momento dell'accettazione della candidatura. Il documento è stato scritto con Avviso Pubblico e di Libera, sulla base di un testo del Pd". Presenti all'incontro, oggi nella sede del comitato elettorale inaugurato per l'occasione, i rappresentanti di tutte le componenti della coalizione: oltre al Pd, la Lista Pentenero Presidente (ex Monviso), Alleanza Verdi Sinistra, Stati Uniti d'Europa (+Europa, Italia Viva, Psi, Libdem), Piemonte ambientalista e solidale (Giorgio Bertola-ex Europa Verde, Demos, Volt, Alleanza dei Democratici). "In un contesto di perdita di fiducia nella politica e di ridotta partecipazione al voto - ha detto Pentenero - è quanto mai urgente assumere comportamenti che concretamente stimolino la messa in pratica di una politica trasparente, credibile e responsabile. Abbiamo deciso di partire da un tema che mi sta particolarmente a cuore: gli impegni concreti per una politica responsabile, che darò alle forze politiche affinché sia connessa a tutte le candidature". "È un gesto simbolico - ha osservato - ma è importante perché testimonia la volontà di dare più attenzione ai temi etici. Una politica libera vuole essere alta, nobile, al di sopra di ogni controversia". Questo documento - ha chiarito il segretario del Pd del Piemonte, Mimmo Rossi - non è legato alle recenti inchieste giudiziarie, e tocca un tema che non interessa solo il Piemonte. Nella giunta di Alberto Cirio un assessore è stato condannato per traffico di voti, e più lontano da noi basta ricordare il Qatar Gate. La verità è che la politica è sotto pressione ovunque, e la buona politica da decenni si interroga su queste questioni. E visto che esiste una zona grigia di tentativi di influenzare la politica, la politica mette in campo degli strumenti per assicurarsi di essere autonoma. L'obiettivo è una politica indipendente da influenze criminali o economiche". Fra gli impegni del codice etico, "rendere pubblico il bilancio preventivo e consuntivo della campagna elettorale e la propria condizione reddituale e patrimoniale", rifiutando "finanziamenti da privati che abbiano ottenuto benefici dall'attività del candidato", "rendere pubblica l'appartenenza a associazioni e organizzazioni", evitare "conflitti di interesse e pressioni indebite", impegnarsi per "una comunicazione responsabile e una corretta informazione, evitando forme di propaganda invasiva". E ancora, accettare "solo voti puliti, rifiutando qualsiasi sostegno da chi vive nell'illegalità", "non assumere iniziative finalizzate a produrre un vantaggio per sé o i propri familiari, rifuggendo logiche di scambio di interessi e di consenso". E nel caso di elezione gli impegni si estendono ulteriormente, spaziando dal sostegno a un assessorato alla legalità fino a un attento monitoraggio delle opere pubbliche.

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