POLITICA & SANITÀ

Cirio senza medico della mutua. Venesia (Fimmg) non si candida 

Il segretario regionale dei camici bianchi recede dall'offerta del governatore. "Ci ho pensato a lungo, ma preferisco continuare nel mio ruolo". Nega le tensioni interne all'organizzazione sindacale che avrebbero coinvolto anche i vertici nazionali

“Non sono disponibile alla candidatura che mi è stata offerta dal presidente Alberto Cirio. Considerata la mia storia e i miei ruoli sempre volti a sostegno del sistema sanitario pubblico e, dopo una lunga riflessione, sono giunto alla convinzione di poter svolgere ancora questo compito nel mio ruolo attuale”. Roberto Venesia, segretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia, ringrazia, ma declina l’invito ad essere uno dei nomi di spicco della lista civica del governatore. 

La notizia era nell’aria negli ultimi giorni, condita dagli immancabili retroscena che rimanderebbero a reazioni non unanimemente positive all’interno del sindacato fino ad arrivare a forti perplessità da parte del livello nazionale del potente sindacato dei camici bianchi a fronte dell’ipotesi della discesa in campo del vertice piemontese. Uno scenario che Venesia, nel colloquio con lo Spiffero in cui conferma la sua indisponibilità a correre per un seggio a Palazzo Lascaris, nega rivendicando come solo sua e “senza alcun condizionamento in un senso o nell’altro”, la decisione di rimanere a capo della maggiore sigla di rappresentanza della categoria.

Il mancato candidato non lesina ringraziamenti e apprezzamenti per il governatore, tanto da confermare e rivendicare la sua partecipazione al comitato promotore della lista civica, “perché ritengo di poter dare qualche contributo sulle proposte di programma”. Quello di Venesia, indiscutibilmente, sarebbe stato un profilo di peso per la formazione civica di Cirio a Torino sul fronte della sanità, tema in cima all’agenda del programma del governatore tanto da annoverare sia nel comitato promotore sia nelle liste in alcune province esponenti del mondo della medicina. All’inizio era parsa la sua una candidatura abbastanza certa ed egli stesso lo conferma oggi non negando di “aver pensato concretamente all’idea di un mio impegno politico, anche se poi la riflessione mi ha portato a concludere che il mio apporto in favore della sanità pubblica posso darlo in maniera più competente e proficua restando nel ruolo che ricopro da alcuni anni”.

A chi con la consueta dose di cinismo misto a realismo potrebbe mettere sulla bilancia il peso di una mancata elezione, Venesia indirettamente risponde evidenziando “un grande consenso all’ipotesi di una mia candidatura che ho riscontrato anche in maniera trasversale nel mondo medico non strettamente legato alla cure primarie, forse anche per il desiderio di avere in Regione qualcuno che di sanità ne mastica qualcosa”.