GIUSTIZIA

Rolex, Cartier, escort  e contanti. Ecco la "dolce vita" di Signorini

Decine di migliaia di euro, omaggi, vacanze e persino fiches per giocare al Casinò. Tutto in cambio di agevolazioni per due imprenditori. Le accuse all'ex presidente dell'Autorità portuale finito in carcere, un anno fa traghettato dalla politica al vertice di Iren

È l’uomo del Porto traghettato ai vertici di Iren, la multiutility energetica, designato dal Comune di Genova che, con Torino e Reggio Emilia, è tra i principali soci. Paolo Emilio Signorini è ora indagato dalla Procura di Genova perché avrebbe accettato da Aldo Spinelli, a capo di un gruppo operante nel settore logistico ed immobiliare, e Mauro Vianello, altro imprenditore portuale anche lui ai domiciliari, benefit e utilità in cambio di diversi favori per le loro attività. Si parla di 15 mila euro in contanti nel 2022; 22 soggiorni di lusso dal valore di 42 mila euro per un totale di 42 notti all’Hotel de Paris di Monte Carlo tra il 2021 e il 2023 (con extra come trattamenti estetici, escort, posti riservati per eventi come il Rolex Monte Carlo Masters, fiches per la Casa del Gioco di Montecarlo e una borsa Chanel per terzi); un bracciale oro Cartier da 7200 euro (per terzi). A questo si aggiunge il fatto che Spinelli avrebbe offerto a Signorini un incarico da 300 mila euro all’anno una volta terminato il mandato quale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Da Vianello – titolare del 54,19% delle quote dell’impresa Santa Barbara, attiva nel settore dei trasporti e delle comunicazioni e specializzata nei servizi di Prevenzione, Vigilanza e Primo Intervento Antincendio nell'ambito del porto di Genova – Spinelli avrebbe ricevuto 6 mila euro nel 2022, un Apple watch da 439 euro, un soggiorno nell’appartamento di proprietà di Vianello dal 3 al 10 agosto 2022, messo a disposizione dall’imprenditore alla moglie e alla figlia di Signorini.

Il manager avrebbe ottenuto quanto contestato dai giudici per aver accelerato a favore di Spinelli la calendarizzazione della pratica in Comitato di Gestione (da lui presieduto) di rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova Srl (controllata al 55% dalla Spinelli Srl) e per aver rinnovato la concessione in questione per 30 anni. Avrebbe poi favorito Aldo Spinelli nella concessione di ulteriori spazi portuali nei rimanenti tre anni del suo mandato presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e in particolare nella concessione delle aree Enel (ex Carbonile) e nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter. Inoltre, avrebbe permesso, sempre a favore di Aldo Spinelli, un’occupazione abusiva dell’area dell’ex Carbonile lato levante Nord e Sud in assenza di un titolo legittimante. Per Vianello avrebbe lavorato a un provvedimento che disponeva l’aumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della Società Santa Barbara Srl.

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