ALTA TENSIONE

Politecnico con la schiena dritta: niente stop ad accordi con Israele

Il Senato accademico, in trasferta per evitare tafferugli, non accoglie la mozione presentata dai collettivi Pro Pal. Al corteo lo slogan antisemita: "Dal fiume al mare". I prof: "distinguere situazioni critiche senza cadere in inutili generalizzazioni"

Per prevenire ciò che è capitato lo scorso mese di marzo all’Università di Torino dove gli studenti dei collettivi di sinistra avevano fatto irruzione nel Senato accademico imponendo il voto a una mozione per interrompere la collaborazione scientifica con gli atenei israeliani, il Politecnico ha deciso di svolgere fuori dalla sede di corso Duca degli Abruzzi la riunione dell’organismo. Uno spostamento che non ha impedito a un gruppetto di attivisti Pro Pal di presidiare l’Energy Center, raggiunto in corteo dopo aver attraversato i corridoi gridando “Free Palestine” e sventolando striscioni e bandiere della Palestina. Hanno urlato “From the River to the Sea Palestine will be free”, il controverso slogan dal preciso significato antisemita, perché oggi immaginare un territorio che vada dal Giordano al mar Mediterraneo vuol dire mettere in discussione l’esistenza la configurazione di Israele, l’unico stato ebraico al mondo.

Dopo aver incassato il diniego alla richiesta di partecipare alla riunione con una loro delegazione e aver rifiutato la possibilità di presentare una lettera, comunicata dal vicerettore alla cultura e alla comunicazione, Stefano Sacchi, il Senato non ha preso in considerazione la mozione presentata oggi dai collettivi Cambiare Rotta, Progetto Palestina e dai sindacati come Usb, Flc e Cgil, sulla sospensione degli accordi tra l’ateneo, le aziende che producono tecnologia dual use e le istituzioni israeliane. È stato approvato invece un documento che dichiara: «Il senato accademico s’impegna a sostenere la risoluzione diplomatica delle controversie internazionali e il cessate il fuoco in tutte le situazioni di conflitto, chiedendo al rettore di farsi parte attiva anche in una costante interlocuzione in seno alla Crui (Conferenza dei rettori) sui temi della pace e sul riequilibrio del finanziamento pubblico in favore di azioni strutturali per le università. Con specifico riferimento alla drammatica contingenza internazionale nella Striscia di Gaza, il senato invoca con forza e con urgenza, anche alla luce della risoluzione Onu del 25 marzo 2024, un immediato cessate il fuoco e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi». Riguardo ai rapporti tra Politecnico, istituzioni israeliane e aziende produttrici di tecnologie dual use «il senato accademico si impegna a assicurare massima trasparenza riguardo agli atti negoziali dell’ateneo e ad esercitare piena diligenza nel valutare l’osservanza dei principi dell’integrità della ricerca e dei doveri istituzionali, con particolare attenzione alla possibilità di doppio utilizzo (dual use) delle tecnologie. Si impegna altresì a consolidare le procedure per assicurare che tali principi trovino piena espressione nel “Regolamento di ateneo per l’integrità della ricerca”, integrandolo o modificandolo ove necessario, nell’ottica di esercitare, in sinergia con il comitato etico, la capacità - propria di una istituzione universitaria - di distinguere situazioni critiche senza cadere in inutili generalizzazioni».

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