Cirio, "il Piemonte era fermo e ora è in movimento"

"Quello di oggi è un Piemonte del sì: era fermo e ora è in movimento. Nel 2019 c'erano molte opere bloccate, ora non ce n'è più nessuna. Questo non vuole dire che possiamo dormirci sopra, perché l'Italia è un Paese complicato, ma il Pil della Regione che cresce come quello italiano, fatto che non accadeva da tempo, è la prova che la logistica, la mobilità e le infrastrutture sono il segreto della nostra crescita". Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, oggi a Venaria in occasione della tappa torinese de 'L'Italia dei Sì 2023-2032' con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. "Nel 2019 - ha sottolineato Cirio - avevamo la Tav bloccata, il Terzo Valico con i risarcimenti ai sindaci bloccati, l'Asti - Cuneo bloccata, e la Pedemontana bloccata. Oggi tutte queste opere sono sbloccate e in corso di realizzazione. L'Asti - Cuneo, che attendevamo da trent'anni, sarà inaugurata entro il 2024. Tutto questo è avvenuto molto grazie al governo, e anche il codice degli appalti nuovo ha aiutato, perché permette di andare in gara con lo studio di fattibilità e non con il progetto esecutivo, di fatto saltando un passaggio, con conseguente risparmio di soldi e di tempo". "Le opere più difficoltose e complesse, cioè Parco della Salute di Torino, Metro2 di Torino, e Demonte - ha osservato - hanno avuto tutte la nomina di un commissario straordinario da parte del governo, il che mette in sicurezza anche queste". Cirio ha citato anche il finanziamento con fondi europei del primo lotto della tangenziale di Asti e della tangenziale di Mondovì, oltre che della Novara - Vercelli, queste ultime "opere nuove in fase di progettazione". 

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