Torino ricorda le vittime del terrorismo, cerimonia in Comune

Torino ha celebrato oggi, con una cerimonia in Sala Rossa, il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, un fenomeno a cui il capoluogo piemontese ha pagato un pesante tributo. A ricordarlo la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo: "la nostra città - ha osservato - ha vissuto sulla sua pelle la strategia del terrore, una strategia che torna ciclicamente a incendiare molte parti del mondo a volte innescano vere e proprie guerre. La reazione morale della collettiva è quella che ha fatto e continua a fare la differenza"- Parole alle quali si è unita la vicesindaca Michela Favaro che, condannando la violenza, ha sottolineato che "compito delle istituzioni non è solo il ricordo ma l'impegno. Viviamo tempi complessi a livello internazionale - ha detto -. Anche nelle nostre città assistiamo a scontri o vediamo ragazzi molto giovani che scendono nelle piazze per portare avanti le loro idee e battaglie e compito delle istituzioni è non chiudere mai la porta del dialogo, ma ribadire con fermezza le regole che sono alla base della convivenza e aiutare i giovani a introiettarle, perché queste regole e il loro rispetto sono la base della libertà".
 
Durante la cerimonia in Sala Rossa anche l'assessore regionale Maurizio Marrone ha ribadito l'importanza della "presa di coscienza collettiva, anche politica, che ci fu in quegli anni, nello sconfiggere il terrorismo. Un insegnamento che deve rimanere anche nel presente, perché esponenti del terrorismo di allora ancora oggi hanno purtroppo spazio, talvolta anche in immobili di proprietà pubblica occupati. Ancora oggi c'è chi predica e pratica il costante attacco alle forze ordine o agli avversari politici - ha proseguito Marrone -, istiga alla violenza nelle nostre università. Per onorare chi perse la vita è responsabilità di chiunque veste incarichi pubblici la nettezza nel rifiutare qualsiasi dialogo con chi pratica la violenza". Il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente  del Comitato Resistenza e Costituzione, Daniele Valle, ha richiamato il valore della Carta Costituzionale "che ha saputo assorbire e resistere ogni colpo che gli è stato portato. Essere uniti attorno a questo documento così fondamentale è importante, così come è importante la tensione alla verità. È proprio di una democrazia costruire le condizioni perché possa emergere e ci aiutano il diritto di associarci e riunirci liberamente, di esprimere le proprie idee. Non c'è verità senza una vera libertà". A portare le voci dei famigliari delle vittime, Giovanni Berardi, presidente Asevit, che ha sottolineato come "ancora oggi troppe ombre, segreti di Stato e misteri pesano sulla ricerca della verità", e Roberto Carlo Della Rocca, presidente Aviter che ha sollecitato gli enti pubblici "a realizzare a Torino il progetto di un memoriale per le vittime del terrorismo". Sollecitazione raccolta dalla vicesindaca Favaro che ha assicurato, "la Città sta cercando di individuare un luogo per realizzarlo". 

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